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Il curioso aneddoto di ‘Ninja’ nel processo a Craig Wright: un presunto collegamento con Satoshi, creatore di Bitcoin

Il processo di Craig Wright, mirato a determinare se egli sia il creatore di Bitcoin, ovvero Satoshi Nakamoto, ha concluso la sua seconda settimana con un interessante aneddoto riguardante il suo presunto coinvolgimento. 

Venerdì, la sorella di Craig Wright, Danielle DeMorgan, è salita sul banco dei testimoni, riportando un episodio in cui lo vide vestito da ninja e un altro momento in cui lavorava intensamente in una stanza colma di computer. 

Questi dettagli sono stati presentati come prova a sostegno dell’affermazione che Wright sia il creatore di Bitcoin. Vediamo di seguito tutti i dettagli. 

Craig Wright: un elemento chiave nel contesto del presunto ruolo di creatore di Bitcoin, Satoshi

Come anticipato, il processo della Crypto Open Patent Alliance (COPA) dedicato a risolvere l’enigma dell’identità di Satoshi Nakamoto, il misterioso creatore di Bitcoin (BTC), ha concluso la sua seconda settimana. 

Venerdì, la sorella di Craig Wright, Danielle DeMorgan, è salita sul banco dei testimoni per narrare un episodio descritto in un suo post sul blog. 

In questo articolo, affermava di aver riconosciuto Wright come Satoshi Nakamoto quando ha sentito il nome “Satoshi”, che ritenne giapponese. 

Nel racconto, DeMorgan ha condiviso di aver visto Wright, all’età di 18 o 19 anni, vestito da ninja in un parco, evento che contribuì a collegare i punti. 

Ha aggiunto poi di averlo visto nuovamente nel 2007 o 2008 in una stanza piena di computer, dove Wright aveva spiegato di lavorare su qualcosa di rilevante. Va notato che il white paper di Bitcoin di Satoshi è stato pubblicato alla fine del 2008.

Le parole dei testimoni al processo 

Venerdì, il testimone di Wright, Mark Archbold, è intervenuto nella discussione. 

Nel 2005, durante una conversazione sulla valuta digitale, Archbold aveva già sospettato che Wright fosse Satoshi a causa del software di crittografia sviluppato negli anni 2000. 

Cerian Jones, un avvocato specializzato in brevetti, è stato anch’esso interrogato venerdì. La sua testimonianza si è concentrata sul fatto che i brevetti di Wright potrebbero indicare che fosse il creatore di Bitcoin. 

Jones ha sottolineato che essere associato a Wright potrebbe essere problematico a causa della sua natura divisiva.

Gli avvocati del COPA avevano chiamato i primi testimoni giovedì, etichettando alcune delle loro testimonianze come “confuse” e non affidabili. 

La testimonianza di Wright si era conclusa mercoledì, e il COPA aveva dichiarato che molte delle sue affermazioni erano “bugie”. All’inizio della settimana, gli avvocati del COPA avevano anche chiesto a Wright di smettere di fare “accuse irrilevanti”.

Il processo proseguirà la prossima settimana, con ulteriori testimoni di Wright previsti per lunedì, seguiti da interrogatori dei testimoni del COPA a partire da martedì. Wright affronterà un altro controinterrogatorio venerdì.

La senatrice Warren celebra Satoshi Nakamoto e la Bitcoin Revolution

La senatrice Elizabeth Warren, a lungo nota per la sua avversione al Bitcoin, ha recentemente mostrato una notevole inversione di rotta. 

In un evento tenutosi a New York City e organizzato da Bitcoin Magazine e PubKey, la senatrice ha elogiato il creatore di Bitcoin, Satoshi Nakamoto, issando una bandiera su Capitol Hill per commemorare i 15 anni dal lancio della rete Bitcoin.

Questo cambio di atteggiamento da parte di Warren rappresenta un significativo distacco dalla sua precedente posizione critica nei confronti delle criptovalute. 

Thomas Pacchia, co-fondatore di PubKey, ha sottolineato l’importanza del supporto politico di Warren a Bitcoin, riflettendo sulle sue azioni di sostegno.

Il riconoscimento di Warren si verifica dopo i suoi recenti sforzi legislativi per affrontare le sfide legate all’uso improprio delle criptovalute per attività illecite. 

Questo cambiamento di prospettiva arriva anche dopo le critiche della senatrice agli ETF spot su Bitcoin, da lei considerati un errore significativo che ha permesso alla criptovaluta di consolidarsi ulteriormente nel sistema finanziario.

Elizabeth Warren, nel suo nuovo approccio, ha riconosciuto la necessità di nuove leggi per regolamentare l’uso delle criptovalute e impedire attività illecite da parte di gruppi terroristici, nazioni canaglia, signori della droga e truffatori di vario genere. 

Questa svolta segna un notevole cambiamento rispetto alla proposta della senatrice, nell’anno precedente, di creare un “esercito anti-criptovaluta” nel suo tentativo di rielezione.

Nel maggio 2022, aveva anche espresso preoccupazioni riguardo all’inclusione di Bitcoin nelle offerte 401(k) di Fidelity, collaborando a una lettera indirizzata al CEO Abigail Johnson.

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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