Come riportato su Google Trends, negli ultimi giorni le ricerche su Google per il termine shitcoin hanno toccato il massimo annuale, subendo una corposa crescita.
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Il motivo dovrebbe essere dovuto ad un recente intervento del deputato Warren Davidson, durante il quale ha nominato più volte il termine shitcoin.
“Sai, molte persone in questo settore useranno la frase … Credo che tu abbia familiarità con: c’è il bitcoin e poi ci sono le shitcoin. Hai familiarità con quella frase e che cosa potrebbe significare per la gente?”.
Shitcoin su Google Trends
Il termine shitcoin è da sempre stato usato per raggruppare tutte quelle criptovalute secondarie al bitcoin, in particolare per i progetti più strani e meno noti al mercato.
Soltanto dal 2013 in poi, infatti, si è iniziato a denominare le criptovalute alternative al bitcoin con il termine altcoin. Fino ad allora, complice la presenza di un numero assai risicato di altcoin, il termine shitcoin era spesso abusato per definire tutto ciò che non era bitcoin.
Analizzando lo storico delle ricerche per il termine shitcoin è possibile notare come nel corso del 2017 sia stato raggiunto il picco, proprio in concomitanza con l’esplosione delle ICO, avvenuta a cavallo fra il 2017 ed il 2018.
Naturalmente i volumi di ricerca confrontati con quelli per bitcoin sono una misera frazione, ma comunque notevoli per un termine così specifico e noto solamente a chi è nelle criptovalute da un buon periodo di tempo.