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La crescità dell’hashrate di Bitcoin potrebbe anticipare l’halving del 2020

Lo scorso maggio l’halving di bitcoin era stato inizialmente stimato al 20 maggio 2020. Oggi, a 4 mesi di distanza, le ultime proiezioni hanno anticipato l’halving a non oltre il 6 maggio 2020. Risultando dunque anticipato di almeno quattro giorni.

Tuttavia, secondo alcuni strumenti che considerano l’hashrate e l’influenza sui tempi medi per blocco, nei prossimi mesi la data dell’halving potrebbe subire ulteriori anticipazioni, slittando persino all’inizio del mese di maggio. Secondo il sito bitcoinclock, infatti, l’halving avverrà il prossimo 2 maggio 2020. L’unica certezza è che al momento mancano circa 35600 blocchi da minare prima di veder dimezzare il tasso di estrazione di bitcoin.

Facendo dei calcoli con il tempo medio fissato dal protocollo di BTC (10 minuti), tale valore indica che l’halving di bitcoin dovrebbe avvenire attorno il 16 maggio 2020.

Utilizzando invece il tempo medio per blocco dell’ultimo periodo di mining iniziato circa 11 giorni fa e che a breve comporterà una nuova correzione della difficoltà, il tempo medio per blocco si attesta attorno ai 9.5 minuti. Moltiplicandolo per il numero di blocchi rimanenti, si ottiene che il dimezzamento del reward di bitcoin avverrà verosimilmente attorno al 2-3 maggio 2020.

Anche altri esperti del settore confermano che l’halving avverrà prima di quanto si possa credere se l’hashare continuerà a crescere in questo modo. Secondo alcuni, infatti, c’è il rischio che il dimezzamento del premio per blocco possa avvenire già nell’aprile 2020.

Solo il comportamento dell’hashrate della rete di bitcoin nei prossimi mesi potrà dare una risposta più concreta, anche se ormai la corsa al mining di bitcoin pare essere stata innescata già da diversi mesi.

Di recente, infatti, l’hashrate di bitcoin ha sfiorato i 90 Exahash/s e nei prossimi mesi, complici anche i nuovi ASIC annunciati da Bitmain, probabilmente supererà la soglia dei 100 Exahash/s.

Cos’è l’halving di bitcoin?

Gli halving sono fissati a livello protocollare dal codice sorgente originale di bitcoin, dunque non si possono annullare, posticipare o anticipare.

Su bitcoin, infatti, gli halving avvengono ciclicamente dopo un periodo di quasi quattro anni, anche se è più corretto parlare in termini di blocchi. L’intervallo che intercorre fra un halving e l’altro, infatti, è fissato a 210mila blocchi.

Considerando dunque che un blocco bitcoin viene creato ogni dieci minuti, mediamente passano 4 anni fra un dimezzamento e l’altro. Tuttavia, il tempo medio per blocco è una variabile aleatoria influenzata dall’hashrate della rete, motivo per cui non è un valore costante fissato a priori.

Proprio per questo motivo entra in gioco la difficoltà di estrazione dei bitcoin e dunque di creazione dei nuovi blocchi, che compensa l’hashrate in crescita o in diminuzione per mantenere il più possibile costante il tempo medio per blocco.

Tuttavia, spesso capita che la repentina crescita dell’hashrate della rete possa abbassare sensibilmente il tempo medio per blocco, proprio come accaduto negli ultimi mesi.

Il primo halving di bitcoin è avvenuto nel 2012 ed ha ridotto il premio per ciascun blocco minato dagli iniziali 50 ai successivi 25 BTC. Il secondo halving di bitcoin, invece, è avvenuto nel 2016, ed ha comportato un ulteriore dimezzamento del block reward, calato agli attuali 12.5 BTC. Il prossimo halving, dunque, vedrà il premio per blocco dimezzare ulteriormente, scendendo a soli 6.25 BTC. Si avrà quindi un significativa diminuzione dell’inflazione di BTC.

Emanuele Pagliari
Emanuele Pagliarihttps://www.emanuelepagliari.it/
Ingegnere delle telecomunicazioni appassionato di tecnologia. La sua avventura nel mondo del blogging è iniziata su GizChina.it nel 2014 per poi proseguire su LFFL.org e GizBlog.it. Emanuele è nel mondo delle criptovalute come miner dal 2013 ed ad oggi segue gli aspetti tecnici legati alla blockchain, crittografia e dApp, anche per applicazioni nell'ambito dell'Internet of Things
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