Poche ore fa il CTO di block.one, Daniel Larimer, ha postato su Twitter una serie di messaggi in cui afferma che EOSio batte la blockchain di Ethereum in quanto a velocità. Quest’ultima, infatti, a detta di Larimer, è nettamente inferiore e lenta rispetto a quella di EOSio: Ethereum dovrebbe avere una scalabilità maggiore di 200 volte per arrivare alla velocità di EOS.
In the 1.5 years since #EOSIO , Block one has been consistently scaling the technology in multiple dimensions. Eosio 2 is now 16x faster than it was. #Eth must scale 200x to catch up to Eosio today.
— Daniel Larimer (@bytemaster7) October 9, 2019
I tweet del CTO non giungono in maniera casuale, infatti in questi giorni si sta svolgendo la Devcon, ossia l’annuale conferenza che organizza la Ethereum Foundation ed espone i vari traguardi ed obiettivi della blockchain.
All’evento giapponese che si sta svolgendo ad Osaka non manca Vitalik Buterin, che ovviamente sta sottolineando tutti gli aspetti positivi della sua blockchain, dando molto spazio alla famosa ETH 2.0.
Infatti, il nuovo aggiornamento di Ethereum è volto proprio a migliorarne la scalabilità, visto che la blockchain è già affetta da problemi di congestione della rete, motivo per il quale nei mesi scorsi si era addirittura pensato che Ethereum potrebbe sfruttare Bitcoin Cash per alleggerire momentaneamente la blockchain. Inoltre, con Ethereum 2.0. si passerà dal modello PoW (Proof of Work) al modello PoS (Proof of Stake).
EOSio batte Ethereum?
Larimer ha sicuramente preso atto degli sforzi che sta facendo la blockchain di Ethereum, ma sottolinea che, anche se si tenta di apportare delle migliorie, la struttura portante, così come la sua architettura, sarà sempre debole.
Scaling is more than just protocol design, it takes great software architecture that is unlikely to be possible when redundancy of implementation forces everyone to run the lowest common denominator of performance.
— Daniel Larimer (@bytemaster7) October 9, 2019
“La scalabilità è più di una semplice architettura di protocollo, ci vuole una buona struttura software che è difficile da realizzare quando la ridondanza dell’implementazione costringe tutti ad eseguire il minimo comune denominatore di prestazioni”.
Il CTO continua chiedendosi il perché qualcuno dovrebbe sviluppare su una blockchain che non ha un piano atto a migrare i contratti ed i token esistenti sul nuovo Ethereum 2.0, dato che ci sono moltissimi smart contract che andranno in conflitto con il nuovo aggiornamento.
“Perché costruire su #eth quando non hanno nemmeno un piano valido per migrare i contratti e i token esistenti su Eth 2.0. Spero che tutte le aziende che stanno pensando di utilizzare eth abbiano una base di partenza sufficiente per resistere a 2 anni prima di poter iniziare a reimplementare le loro applicazioni”.
La sicurezza con cui afferma questo deriva dal fatto che, tra non molto, anche EOSio lancerà un aggiornamento per risolvere il problema della governance, oltre al nuovo update EOSIO 2.0 che renderà la blockchain 16 volte più veloce della precedente versione.
Ethereum è sempre stata, “storicamente”, la blockchain degli smart contract, ma ora, con l’avvento di diverse blockchain, ha perso il primato.
Nel frattempo, invece, manca poco per il super progetto di EOS per il social media Voice.