Binance ha annunciato ufficialmente il lancio dei contratti futures su Zcash.
Infatti, a partire dalle ore 08:00 AM (UTC) del 5 febbraio 2020 sarà possibile scambiare sulla loro piattaforma i contratti future perpetui ZEC/USDT con una leva finanziaria compresa tra 1x e 50x.
Inoltre, per prevenire un’eventuale manipolazione del mercato, Binance ha deciso di imporre un limite di prezzo di ±1% sul prezzo per i primi 15 minuti dall’inizio degli scambi.
Ora, pertanto, saranno 14 le coppie di scambio dei contratti futures perpetui su Binance, partendo da BTC/USDT, passando per ETH/USDT e BCH/USDT, giungendo fino a XMR/USDT, DASH/USDT e per l’appunto ZEC/USDT.
Inoltre, a differenza dei contratti future tradizionali, i contratti perpetui in realtà non hanno una data di scadenza o di regolamento, e possono esserci discrepanze di prezzo tra mercati spot e future.
In totale, le criptovalute per cui sono disponibili contratti future su Binance sono: Bitcoin, Ethereum, Bitcoin Cash, Ripple (XRP), EOS, Litecoin, Tron (TRX), Ethereum Classic, LINK, Stellar Lumens, Cardano, Monero, Dash e Zcash.
La leva massima è 125x ed ai trader viene anche fornito accesso ad un fondo assicurativo che può aiutare a limitare le possibilità di auto-deleverage.
I futures sulle criptovalute sono derivati finanziari sempre più apprezzati dai mercati, tanto che si presume che entro non molto possano essere lanciati sui mercati americani i future su ETH scambiati con dollari.
Infatti, sebbene questi di fatto funzionino come i contratti futures a scadenza già scambiabili su diverse piattaforme crypto, questi necessitano dell’approvazione dell’agenzia federale statunitense CFTC per essere lanciati sul mercato USA.
Quindi, da un lato proliferano sempre di più i contratti futures sulle criptovalute scambiabili sugli exchange crypto, mentre procedono più lentamente i rilasci di contratti future sulle criptovalute sulle borse valori americane, a causa di problemi burocratici che richiedono un minor grado di rischio.
Tuttavia, questo mercato sta crescendo molto e sembra quasi inevitabile che possa continuare a farlo ancora perlomeno per un po’. Lo dimostrano anche i record di volumi fatti registrare nel 2019 prima dai future del CME e poi da quelli di Bakkt, a cui difficilmente non seguiranno altri record nel 2020 o negli anni a seguire.