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Coronavirus, l’impatto nel mondo crypto

Il Coronavirus sta avendo un significativo impatto anche nel mondo crypto. Il virus partito dalla Cina ha costretto all’isolamento la città di Wuhan, da dove si sarebbe originato. Non una cittadina qualunque ma una metropoli di 11 milioni di abitanti. 

Proprio a Wuhan e nelle città limitrofe la Binance Charity Foundation ha fatto pervenire oltre 178 mila pacchi di approvvigionamenti medici da più fornitori: maschere, guanti, tute protettive, acqua disinfettante, test kit. In tutto la BCF ne ha acquistati ben 470 mila che attendono di essere divisi tra ospedali e squadre mediche attive nella zona. 

Anche la Tron Foundation ha lanciato un appello ai supporter di Tron per raccogliere dispositivi medici da inviare a Wuhan: occhiali, maschere per il viso, cibo, acqua e quant’altro possa essere necessario per superare l’emergenza. L’ecosistema di Tron, tra cui Bittorrent, Poloniex, DLive e WINk sta già facendo la propria parte, ma l’emergenza è vasta e serve un contributo più ampio.

“Questa è una priorità globale per noi poiché questa epidemia esemplifica vividamente che, anche se interconnessi come siamo su Internet, siamo altrettanto connessi nei nostri corpi fisici.

Vorremmo ringraziare i Tronics di tutto il mondo, che hanno già iniziato ad aiutarci a combattere, isolare e sconfiggere questo virus. Wuhan, non sei sola.”

Emergenza Coronavirus, si ferma il mining 

Per via dell’emergenza, nei giorni scorsi erano stati annunciati ritardi nella consegna degli hardware necessari al mining di criptovalute. 

Nello specifico, MicroBT, Bitmain e Innosilicon avevano fatto sapere ai loro clienti che le consegne avrebbero subito ritardi a causa delle misure di isolamento adottate dal governo cinese.

Coronavirus, stock e crypto market

Da quando si è diffusa la notizia della malattia, i mercati azionari hanno subìto un ribasso, a differenza del mercato delle criptovalute che è in una fase di ascesa, con Bitcoin a guidare i rialzi. Diversi illustri esponenti del settore hanno provato a collegare la malattia e l’andamento del mercato. 

Per Peter Schiff il Coronavirus è diventato una scusa che gli investitori stanno utilizzando per vendere. Ma la motivazione poteva anche essere diversa:

Per Tone Vays invece il panico sui mercati può essere un vantaggio solo parziale per Bitcoin, perché in definitiva poi quello che si rischia è una crisi economica vera e propria. 

Persino l’illustre Financial Times ha suggerito che il Coronavirus sia un vantaggio per Bitcoin. In realtà le cose non stanno propriamente così, come spiega Federico Izzi, trader, analista e contributor per Cryptonomist. 

“Guardando i grafici una correlazione sembra evidente, ma il rialzo del Bitcoin arriva e si sta ulteriormente confermando in queste ore, tanto che stanotte è arrivato a 9.800 dollari, consolidando una tendenza rialzista in atto. Il movimento della scorsa settimana invece è coinciso con le tensioni delle borse internazionali mondiali perché la logica porta gli investitori in caso di tensione a cercare i beni rifugio, tanto che anche l’oro ha vissuto un rialzo che conferma la forte correlazione con Bitcoin

La scorsa settimana i mercati azionari cinesi erano chiusi a causa delle festività del nuovo anno lunare. I volumi sono aumentati nel settore crypto in concomitanza con questa chiusura. Gli speculatori e gli investitori necessitavano di piazze aperte e si sono riversati sul settore alternativo delle crypto.

Le borse azionarie statunitensi questi giorni stanno recuperando i ribassi della scorsa settimana e nella notte hanno recuperato i massimi storici assoluti, anche quelle europee hanno recuperato: se ci fosse correlazione al salire delle borse azionarie sarebbe dovuto scendere il Bitcoin, che invece stanotte è salito addirittura verso nuovi massimi di periodo.

Nell’immediato poteva forse esserci questa correlazione, ma i fatti stanno dimostrando che c’è stato un concatenarsi di eventi che hanno contribuito a far salire Bitcoin, che si conferma un asset a se stante correlato ai movimento dell’oro.”

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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