Dopo una breve battuta di arresto durata poco più di 24 ore necessaria a far riprendere fiato al settore, i prezzi di tutte le maggiori criptovalute, da Bitcoin alle altcoin con in testa Ethereum, tornano a salire dando ulteriori segnali di un mercato che dimostra non solo di avere forza ma anche di essere in salute.
I rialzi di queste ore, che sono iniziati nel tardo pomeriggio di ieri, spingono la maggior parte delle criptovalute ai massimi degli ultimi mesi.
Bitcoin, dopo aver rotto la soglia psicologica dei 10.000 dollari, si avvia a testare la soglia di resistenza dei 10.500 dollari, livello che aveva dimostrato la sua importanza nel fuoco rialzista durato 48 ore della fine di ottobre, che si era sgonfiato nelle settimane successive in mancanza di solide basi. Queste basi sembrano sempre più evidenti adesso.
Ma non è Bitcoin la migliore di giornata. Tra le big svetta il rialzo della regina delle altcoin, Ethereum, che con un volo si spinge oltre il 15% e vede i prezzi salire a un passo dai 260 dollari, livello che aveva abbandonato a metà luglio 2019. Ethereum è tra le migliori delle prime 20.
Meglio di ETH fa solo Tezos (XTZ) che oggi decolla e guadagna il 20%, aggiornando i record storici assoluti con prezzi sopra a 3,40 dollari. Tezos rafforza sempre di più la decima posizione in classifica staccandosi da Cardano di oltre 500 milioni di dollari per capitalizzazione totale.
Tra le big segnano rialzi a doppia cifra Stellar (XLM), Neo (NEO), Chainlink (LINK) e Cardano (ADA), in salita di oltre il 10%.
La giornata registra il rialzo a tripla cifra di Hedera Hashgraph (HBAR) che beneficia della notizia di ieri secondo cui il colosso Google entra a far parte del consiglio direttivo di Hedera, che comprende già altre big del fintech, come IBM, Deutsche Telekom, Boeing.
L’entrata come membro del board di Hedera Hashgraph, che già utilizzava la piattaforma Cloud di Google, ha fatto decollare il prezzo che sale a 0,067 dollari, mettendo a segno il record da quando è stata quotata sui maggiori exchange lo scorso settembre, evidenziando un rialzo che al momento è al 150% e che poche ore fa volava del 200%.
Trovando la collaborazione e l’interesse diretto dei consorzi fintech, come accaduto per Chainlink che ha avviato anch’essa una collaborazione con Google, Hedera mette il turbo, attira l’attenzione e gli acquisti e fa volare al rialzo i prezzi.
Dalla parte opposta, solo 6 crypto su 100 sono in territorio negativo. Si tratta di ribassi contenuti tranne che per KickToken (KIK), in 35° posizione che perde il 37%, mentre Synthetix Network (SNX) perde oltre il 10%. Lisk (LSK), Bitcoin Gold (BTG), Bitcoin Diamond (BCD), Leo (LEO) e OKB (OKB) sono poco in discesa, tra l’1 e il 3%.
Con i rialzi di oggi, il mercato vede la capitalizzazione totale salire oltre i 310 miliardi di dollari, livelli che non registrava da agosto scorso. È un segnale che mette alle spalle la seconda parte del 2019, con un secondo semestre in mano agli Orsi. Il Toro ha ripreso le briglie del settore e sta lanciando la capitalizzazione a livelli che non si registravano da oltre 6 mesi.
La dominance di Bitcoin continua a scendere sotto il 63%, nonostante il rafforzamento del prezzo e questo conferma come l’andatura rialzista sia dovuta ai rialzi delle altcoin. Ethereum sale sopra il 9%, livelli di dominio che non registrava dallo scorso luglio. Si rafforza leggermente anche XRP che sale al 4,3%.
Summary
Prezzi Bitcoin (BTC)
I prezzi di Bitcoin sono oramai ad un passo dalla soglia della resistenza statica dei 10.500 dollari. È un passo decisivo: sarà necessario superare con il supporto dei volumi questo livello.
Dopo un rialzo così forte e consolidato che mancava dallo scorso aprile, potrebbe nascere qualche dubbio sulla solidità. Con il picco di oggi da inizio anno il prezzo di Bitcoin è salito di oltre il 40% evidenziando un lanciato trend rialzista. Neanche le prese di beneficio avvenute alla fine di gennaio ed inizio della scorsa settimana hanno scalfito la trendline rialzista che tecnicamente sostiene la salita. Però il rialzo delle ultime 24 ore sembra più dovuto alla ricoperture ribassiste che a nuovi acquisti. Per questo è preferibile rallentare la salita, anche di qualche giorno, per accumulare nuove scorte di acquisti e preparare al meglio la strada per asfaltare i 10500 dollari.
C’è tempo per costruire un attacco anche se questo non dovesse avvenire proprio nell’immediato. C’è anche spazio di movimento per i prezzi. Un segnale di pericolo arriverebbe solo con prezzi sotto i 9.600 dollari, ex resistenza di medio periodo rotta la scorsa settimana che ora è diventata un valido livello di supporto in un’ottica di medio lungo periodo.
Ethereum (ETH)
Con un valore che sfiora i 260 dollari, Ethereum torna a rivedere i livelli di luglio scorso. È un segnale che porta euforia irrazionale.
Il rialzo dei prezzi di Ethereum, come per Bitcoin, si sta ristrutturando da oramai oltre un mese. Dopo l’area di doppio minimo segnata a cavallo della metà di dicembre i prezzi di Ethereum hanno iniziato a dare i primi deboli segnali di svolta rialzista che poi si sono confermati in queste ultime settimane. È da fine gennaio che ETH sta dimostrando di essere tornata ai tempi migliori con un balzo in alto del 50% da inizio anno, con metà del guadagno realizzato in questi ultimi 10 giorni. È un segnale che riporta fiducia nella regina delle altcoin e di conseguenza a tutto il settore,
Ethereum si sta allontanando dal supporto dei 215-220 dollari che è stato il livello del lancio che si è formato tra domenica e lunedì. Ora per ETH sarà necessario confermare questa tenuta anche nei prossimi giorni. Un rialzo oltre i 260 dollari porterebbe al prossimo step al rialzo oltre i 315 dollari.