Se confrontiamo il grafico di Bitcoin e dell’S&P 500 dalla metà di febbraio è un grafico speculare. L’andamento similare stava caratterizzando Bitcoin e oro da metà dicembre fino a poche settimane fa.
Ma osservando ora il grafico di Bitcoin e dell’S&P 500 si può riscontrare come in questo ultimo mese i due mercati siano altamente correlati.
È un’indicazione che non fa ben sperare nelle prossime settimane ma, come Bitcoin ci ha abituato anche nel passato, è molto probabile che questa correlazione verrà poi a mancare.
In un momento così difficile, con le tensioni che si riscontrano sui mercati finanziari e sotto l’aspetto psicologico, l’attesa dell’halving che si fa sempre più vicino sembra messa in secondo piano.
Per le criptovalute si annulla totalmente il lavoro fatto negli ultimi mesi e iniziano a nascere dubbi sul settore in una fase altrettanto delicata dei mercati azionari mondiali, con le borse che oggi registrano ulteriori minimi e affondi.
Sui mercati europei gli indici Dax, Eurostoxx, Ftsi Mib segnano anche oggi ribassi a doppia cifra del 10%.
Il ribasso degli indici azionari statunitensi oggi fa bloccare gli scambi, che con molta probabilità domani verranno sospesi per un periodo indeterminato per far fronte a una crisi pandemica che oramai è arrivata anche negli Stati Uniti.
Questo renderà necessarie azioni come quelle prese in Europa che bloccheranno le attività, i mercati e gli scambi telematici degli indici dei mercati azionari statunitensi, come quello del CME, del CBOE e con molta probabilità anche del NASDAQ.
L’unico asset che si sta dimostrando un anticoronavirus è quello dell’oro che, anche se in contrazione, continua a mantenersi sui massimi degli ultimi anni, massimi recentemente aggiornati.
Ci si aspettava da Bitcoin e dalle criptovalute un comportamento diverso. Certo è che questo movimento ha decisamente annullato tutti i rialzi che ci hanno accompagnato fino a pochi giorni fa e per gran parte del trimestre che ora si avvia conclusione in maniera non più così entusiasmante.
Non è tutto perduto, ma bisognerà fare i conti con un mercato globale dove tutti gli indici sono tutti impostati al ribasso.