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John McAfee racconta la sua verità sul Coronavirus

Il celebre influencer crypto John McAfee ha una sua teoria sulla pandemia di Coronavirus. 

Ha deciso di raccontare il suo punto di vista con un video pubblicato sul suo profilo Twitter ufficiale, intitolato “The Truth About the Coronavirus” in cui ipotizza che si tratti di una cospirazione da parte dei governi cinese e americano. 

Già qualche giorno fa aveva fatto intendere qualcosa di simile, ma stavolta ha deciso di spiegare cosa intende. 

Va tuttavia sempre ricordato che, ufficialmente, McAfee risulta ancora essere candidato alle elezioni presidenziali americane di novembre, quindi questo suo intervento potrebbe essere un atto di propaganda facente parte della sua campagna elettorale, anche se ha più volte dichiarato di essere consapevole di non poter vincere.

McAfee e il video a tema coronavirus

Per prima cosa nel video McAfee afferma che il virus non è così mortale come viene percepito. Al mondo fino ad oggi si contano circa 4.700 deceduti, su un totale di circa 127.000 contagiati, quindi con il 3,7 % circa di persone infette che non è riuscito a sopravvivere. 

È difficile a dire se questa percentuale sia maggiore o inferiore a quella percepita, ma non è improbabile che McAfee su questo abbia ragione. 

McAfee ha poi affermato anche che la comune influenza è più pericolosa del Coronavirus anche se i numeri su questo tema sono molto confusi.

Ad un certo punto del video l’influencer mette in discussione il fatto che in Cina il tasso di mortalità registrato per il Coronavirus sia del 2 %, e che, secondo lui, le persone messe in quarantena nella Cina settentrionale in realtà stiano morendo a causa delle temperature gelide e della mancanza di idratazione. 

Non cita però le fonti di questa informazione, che quindi non trova riscontri. 

McAfee aggiunge anche che il tasso di mortalità al di fuori delle città è solamente dello 0,16%, sostenendo che il tasso di mortalità dell’influenza comune sarebbe dello 0,17%. 

Secondo McAfee pertanto il Coronavirus sarebbe addirittura leggermente meno mortale dell’influenza.

Anche di questi dati non viene citata la fonte.

Sempre nei suoi tweet, il founder dell’antivirus per computer più famoso al mondo insiste immaginando una repressione in Cina di proporzioni monumentali a causa della quale a nessuno sarebbe permesso parlare, entrare o uscire, aggiungendo che questa potrebbe anche essere una joint venture tra la Cina e gli Stati Uniti. 

Anzi, McAfee accusa proprio gli USA di complicità per aver accettato di sostenere la versione raccontata dal governo cinese in cambio dell’accettazione di sostenere la tesi secondo cui anche Washington debba adottare contromisure draconiane.

Il Coronavirus in Italia

Prendendo come esempio l’Italia, che attualmente è, insieme alla Cina, il Paese al mondo con le maggiori restrizioni dovute al Coronavirus, non esiste un vero e proprio divieto di uscire di casa senza permesso e non esiste alcun limite di parola. 

Sarebbe plausibile immaginare che anche in USA, qualora venissero prese rigide misure di contenimento queste, potrebbero non essere tanto diverse da quelle italiane, pertanto lo scenario descritto da McAfee ad oggi non sembrerebbe plausibile.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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