Come sottolineato anche da Seba Bank in un recente articolo, la correlazione tra il prezzo di bitcoin e l’andamento dell’oro si fa sempre più stretta ed è per questo che BTC si potrebbe definire come oro digitale.
L’articolo, intitolato “Bitcoin, oro e Coronavirus”, evidenzia proprio come in questa fase di crisi dovuta al coronavirus BTC segua i mercati tradizionali e come sia stato proclamato morto per la 380sma volta visto che il prezzo è sceso del 40% durante il solo mese di marzo.
Ad ogni modo, questo andamento che segue il mercato tradizionale degli stock non è frequente e questa è la prima volta che si segnala questa correlazione di prezzo: in sostanza, secondo la banca, BTC non segue mai l’andamento dei mercati tradizionali come gli stock, ma sempre più spesso capita invece che sia simile alle oscillazioni di prezzo dell’oro.
Per questi motivi, il dipartimento di ricerca di SEBA Bank ha spiegato che BTC è simile all’oro nel lungo periodo.
“Bitcoin sta ora vivendo la sua prima crisi globale. Durante la corsa generale alla liquidità, bitcoin ha subito un calo maggiore rispetto ad altri mercati che sono stati sostenuti dai governi e dalle banche centrali. Dopo la svendita, la correlazione è diminuita. Questo comportamento è simile a quello che abbiamo osservato con l’oro e l’S&P 500 durante lo scoppio della bolla dot-com”.
Nel report, infatti, si paragona l’andamento attuale di BTC con le tre grosse crisi che invece hanno colpito l’oro nella storia, in particolare il lunedì nero del 1987, la bolla delle dot-com nel 2002 e la crisi globale del 2008. Nei tre casi l’oro si era comportato in modo diverso ma sempre come asset scelto nella diversificazione.
Ad ogni modo, spiega SEBA, la tecnologia blockchain, invece, continua a procedere nel suo sviluppo e stanno facendo ottime performance le stablecoin, in quanto “safe haven” contro l’incertezza di tutti i mercati e la facilità di venderle e comprarle.
“Entrambe le osservazioni indicano che le crypto sono sostenute da una tecnologia robusta e che sono qui per restare”.
Le stablecoin, infatti, sono cresciute di oltre il 20% secondo i dati di SEBA, anche se in realtà, da metà febbraio Tether USDT, ma anche la sua versione peggata all’oro è, cresciuto di quasi il 40%.