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Vitalik Buterin vs Brendan Blumer sul tema decentralizzazione

Nelle ultime ore si è aperta una discussione, partita da Vitalik Buterin su Twitter, riguardo il significato di decentralizzazione e di come questa venga accolta dalla comunità. La discussione ha coinvolto altri esponenti del mondo blockchain come il CEO di block.one, Brendan Blumer.

Buterin ha messo l’accento su cosa significhi essere completamente decentralizzati, ribadendo che non basta avere servizi non-custodial, ma servono servizi e strumenti che sono autonomi e che chiunque può utilizzare in base alle proprie esigenze, prendendo come esempio Uniswap o Tornado Cash, grazie ai quali chiunque può interagire con il protocollo in maniera libera ed effettivamente decentralizzata.

Una dApp (applicazione decentralizzata) completamente decentralizzata e senza una struttura a cui appoggiarsi, quindi “serverless“, permette di andare avanti in ogni caso, mentre una app centralizzata avrebbe problemi se il server andasse down.

Interessante la risposta di Brendan Blumer in merito a questo concetto:

Il suo punto di vista mette in discussione chi e in che modo crea qualcosa di così decentralizzato, dato che bisognerebbe mettersi d’accordo soprattutto con il tipo di protocollo e sistema, ed anche chi dovrebbe decidere quale sistema sia migliore, cercando di dare la sua visione di decentralizzazione.

Blumer conclude con un commento su un aspetto della delegazione dei voti o miner, facendo un confronto diretto tra EOS e le blockchain PoW (Proof of Work), considerando migliore avere milioni di token holder che delegano a 21 nodi, piuttosto che avere milioni di miner che sono collegati solo a 3 mining pool.

I due esponenti hanno quindi sicuramente delle visioni diverse su cosa sia decentralizzazione.

Inoltre, considerando che Ethereum passerà in futuro ad un sistema PoS (Proof of Stake) Vitalik Buterin nei suoi tweet non ha fatto altro che avvalorare la tesi che la PoS sia migliore della PoW.

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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