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Bitcoin di nuovo a 8000 dollari

La giornata di oggi evidenzia la rottura di Bitcoin che per la prima volta dopo circa 7 settimane rivede la soglia degli 8.000 dollari. 

È una rottura che spinge i prezzi poco sopra gli 8.100 dollari, livelli che aveva abbandonato con il flash crash che aveva abbattuto il valore di BTC del 45% in poco più di 24 ore.  

Bitcoin guadagna il 4% e, il suo rialzo, come solitamente avviene in queste fasi, trascina con sé tutto il resto del settore. Ethereum sale infatti del 5% e si spinge verso la fascia alta del canale rialzista andando a sfiorare i 210 dollari, livelli pre ribasso di metà marzo. 

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Grafico XRP by Tradingview

Anche Ripple (XRP) sembra uscito dalla fase di stagnazione. Ieri ha dato i primi accenni di rialzo, oggi arrivano le conferme, recuperando tutto il terreno perso, dopo aver vissuto un rialzo più indeciso fino a ieri. Anche Ripple oggi invece mette a segno un rialzo del 5% e si spinge sopra i 0,215 dollari, livelli precedenti la crisi di marzo.

È un movimento che spazza via tutti i dubbi degli ultimi giorni. Gran parte delle altcoin stavano vivendo una fase di rallentamento che facevano con il mancato superamento dei massimi precedenti. Ora i rialzi in atto che si stanno sviluppando poco dopo il trascorrere della mezza giornata, mettono il turbo al settore.

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Fonte: COIN360.com

I rialzi al momento vedono oltre l’80% delle criptovalute in territorio positivo. Non è ancora un tappeto colorato totalmente di verde, ma non c’è da dubitare che se questa tendenza dovesse proseguire anche nelle prossime ore, anche le crypto che ora stanno faticando e segnano un saldo giornaliero negativo possano veder virare il trend al rialzo. 

Tra le big oggi stanno faticando quelle che negli ultimi giorni hanno un po’ anticipato quello che sta avvenendo nella giornata di oggi. Tezos (XTZ), ad esempio, oggi perde lo 0,6%. Per Tezos è più un ritracciamento visto che ha rivisto i suoi massimi di periodo tornando ai livelli di inizio marzo già nei giorni scorsi, per cui ha acceso un po’ il trend che invece è scoppiato nella giornata di oggi. Il ribasso di oggi è dovuto a prese di beneficio sui livelli massimi toccati nei giorni scorsi. 

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Anche Stellar (XLM) ritraccia leggermente perdendo lo 0,8%. Stellar i suoi massimi di periodo li ha segnati nelle ultime 48 ore tornando ai livelli di fine febbraio, mettendosi così alle spalle il mese negativo di marzo. Nonostante il ritracciamento di oggi Stellar vede un guadagno del 150% dai minimi di metà marzo, moltiplicando perciò di due volte e mezzo il valore. Dopo il crollo di metà marzo XLM era andata a toccare 0,027 dollari, mentre oggi oscilla intorno a 0,070 dollari. Sono performance di tutto rispetto in una fase molto delicata non solo per quanto riguarda il settore delle criptovalute ma a livello finanziario mondiale.

Tra le migliori di giornata tra le big spunta la performance di Ethereum Classic (ETC) che guadagna il 5%. Il rialzo più esplosivo della giornata è quello di Stream DATACoin (DATA) che con un volo di oltre il 70% entra tra le prime 100 posizionandosi nell’83° posto in classifica delle maggiori capitalizzate con poco più di 54 milioni di dollari.

Ma oggi spiccano in particolare i movimenti concertati che stanno avvenendo tra le principali altcoin tutte in positivo. Tra le prime 30, oltre a Tezos e Stellar, solo (Leo) LEO oscilla sotto la parità.

Dalla parte opposta, tra i ribassi della giornata, il movimento più profondo è quello di Hive (HIVE) che scende del 17%. 

Il rialzo al momento è supportato da buoni volumi, che nonostante l’incertezza dei giorni scorsi oggi salgono del 15%, stabilendosi oltre i 115 miliardi di dollari. 

Il market cap è buono, superando i 230 miliardi di dollari, si riporta ai livelli più alti che non si registravano dal 10 marzo scorso. 

La dominance del Bitcoin, nonostante il forte balzo di oggi, rimane ai livelli delle ultime ore al 64%, evidenziando come la salita attuale sia una salita in concerto tra tutto il settore. Ethereum si porta ad un passo dal recupero del 10%. Buono invece il recupero di Ripple che nelle ultime 24 ore guadagna diversi punti decimali riportandosi sopra il 4,2%, livelli che non registrava da oltre 2 settimane. 

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Grafico Bitcoin by Tradingview

Bitcoin (BTC) a 8000 dollari

La rottura degli 8.000 dollari mette il turbo e fa scattare possibili stop loss facendo balzare in pochi minuti i prezzi di Bitcoin a sfiorare gli 8.130 dollari, livelli che non registrava dal 10 marzo. Prendendo come riferimento i massimi di febbraio e i minimi di marzo, è evidente un recupero di oltre il 62% dell’intero movimento ribassista. È un’indicazione tecnica che dà un segnale non più di un semplice rimbalzo ma di un possibile inversione di trend in ottica di medio periodo. Sono segnali che dovranno trovare conforto e conferma anche nelle prossime settimane, a ridosso dell’halving.

Aumenta sempre più l’interesse per Bitcoin che continuo a segnare nuovi massimi sui motori di ricerca a poco più di 10 giorni dal terzo dimezzamento dei premi per i miner nella storia di BTC. 

Bitcoin si avvicina a questo storico evento con un trend che vede dai minimi di marzo un recupero del 100%, raddoppiando le quotazioni dal crollo di un mese e mezzo fa. 

Per Bitcoin al momento non ci sono segnali che possano far temere per un’inversione di questo trend, che avverrebbe solamente con prezzi sotto i 7.300 dollari, livelli al momento distanti mentre è in corso il rialzo più intenso dalla scorsa settimana.

ETH 20200429
Grafico Ethereum by Tradingview

Ethereum (ETH)

Anche Ethereum fa molto bene. Attratto dalla neckline del canale rialzista iniziato dai minimi di metà di marzo, ETH si spinge ad un passo dai 210 dollari, livelli che non registrava dallo scorso 8 marzo. 

Anche per Ethereum non sembra esserci nessun segnale che possa mettere fastidio a questo trend ora in corso da un mese e mezzo. Un segnale negativo arriverebbe solo con una rottura sotto i 175 dollari nelle prossime ore.

Ethereum in queste ore è da attenzionare non solo sotto l’aspetto tecnico ma anche per quello fondamentale. Dai giorni della crisi di metà marzo, la rete Ethereum registra un incremento di smart contract di circa 1 milione. È un dato che arriva in un periodo critico, esploso con il forte ribasso dei prezzi che ha visto ETH tra il 12 e il 15 marzo perdere oltre il 55% del proprio valore, che se sommato all’andamento ribassista iniziato dai massimi di metà febbraio estende la perdita del 70%. 

Ciò nonostante non è mancata la fiducia degli sviluppatori e di chi si affida alla rete Ethereum che dai minimi del 12 marzo vede un incremento di 1 milione di smart contract aperti. Considerato che da gennaio a marzo erano stati “solamente” poco più di 450 mila contratti aperti, è evidente che la rete Ethereum stia scontando non solo nel prezzo ma anche dello sviluppo della rete, un momento di nuovo smalto.

Federico Izzi
Federico Izzi
Analista finanziario e trader indipendente – Socio S.I.A.T. & Assob.it. Opera attivamente sui mercati azionari e dei derivati (futures ed opzioni) dal 1997. Precursore dell’analisi ciclica-volumetrica è noto per aver individuato i più importanti movimenti al rialzo ed al ribasso sui mercati finanziari degli ultimi anni. Partecipa annualmente come relatore all’ ITForum di Rimini dall’edizione del 2010 ed InvestingRoma e Napoli dalla prima edizione del 2015. Interviene come ospite ed esperto dei mercati durante le trasmissioni “Trading Room” e “Market Driver” di Class CNBC, Borsa Diretta.tv e nel TG serale di Traderlink. Da luglio 2017 è ospite fisso su LeFonti.TV nell’unico spazio nazionale settimanale dedicato alle criptovalute insieme ai più importanti esperti internazionali del settore. Periodicamente pubblica articoli su ITForum News, Sole24Ore, TrendOnLine, Wall Street Italia. E’ stato intervistato in qualità di esperto di criptovalute per: Forbes Italia, Panorama, StartupItalia, DonnaModerna. E’ stato riconosciuto come primo analista tecnico italiano ad aver pubblicato la prima analisi ciclica secolare sul Bitcoin. Federico Izzi è… Zio Romolo
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