HomeCriptovaluteBitcoinLe ultime teorie su chi è Satoshi Nakamoto

Le ultime teorie su chi è Satoshi Nakamoto

Nel corso degli anni sono state avanzate molte idee e proposte per scoprire chi è realmente Satoshi Nakamoto, l’inventore di Bitcoin. 

Alcune di queste hanno immaginato di utilizzare la stilometria per associare ai testi prodotti da Satoshi un nome di una persona reale. 

Tuttavia, seguendo questa impostazione si sarebbe già giunti ad una conclusione: il candidato più probabile sarebbe Gavin Andresen, sviluppatore attualmente operativo sul progetto di Bitcoin Cash, che tuttavia ha smentito di essere Satoshi. 

Il fatto è che la stilometria non è una scienza esatta e soprattutto non serve per individuare un solo singolo nome. Serve invece per confrontare lo stile di scrittura di persone note con quello di Satoshi, dando risultati per nulla certi e soprattutto poco specifici. Infatti, non è impossibile immaginare che ci possano essere anche diverse persone con stili di scrittura simili. 

A tal proposito, però, il co-fondatore di Ethereum e fondatore di Cardano, Charles Hoskinson, suggerisce una variante che potrebbe dare risultati più precisi. 

Al posto di utilizzare l’analisi dello stile di scrittura dei testi, ipotizza che venga utilizzata l’analisi della scrittura del codice. 

Come afferma in una recente intervista infatti sappiamo con certezza che il codice del primo client di Bitcoin fu scritto proprio da Satoshi Nakamoto. Inoltre online esistono moltissimi progetti con codice open source il cui stile può essere confrontato con quello sicuramente appartenuto a Satoshi. 

Secondo Hoskinson potrebbe esserci un’alta probabilità di trovare corrispondenze per poi concentrare le indagini su alcuni singoli nominativi. 

Inoltre, aggiunge che il codice di Bitcoin era basato su un linguaggio di programmazione molto insolito chiamato Forth, utilizzato soprattutto nel campo della pedagogia informatica in Inghilterra e negli Stati Uniti orientali tra gli anni ’80 ed i primi anni ’90, e questo potrebbe restringere di molto le ricerche. 

Non è noto se ad oggi qualcuno abbia già tentato questa strada, anche perchè il confronto stilometrico sui codici di programmazione potrebbe non essere così tanto semplice da eseguire, ma in effetti sembra una strada che potrebbe essere perseguita per associare finalmente un nome al creatore di Bitcoin. 

Satoshi Nakamoto non è Scott Stornetta

Tra l’altro ultimamente è stata proposta una nuova ipotesi sul vero nome di Satoshi, ovvero quella del co-fondatore di Blockchain.com (ex Blockchain.info), Scott Stornetta. 

Infatti, in un articolo risalente addirittura al 1991 Stornetta propose, con il suo socio Stuart Harber, un processo decentralizzato che avrebbe permesso di confermare il timestamp di quando un file è stato creato o modificato. 

Molte delle idee inserite in quell’articolo, ed in alcuni lavori successivi di Stornetta, furono poi utilizzate da Satoshi per progettare e scrivere il primo codice di Bitcoin, e lo stesso Stornetta ha proposto una spiegazione per la scelta del nome Satoshi Nakamoto. 

In realtà, Stornetta potrebbe non essere affatto Satoshi, ma i suoi lavori sono stati lo stesso fondamentali per lo sviluppo di Bitcoin. 

D’altra parte forse per lo sviluppo di Bitcoin potrebbe essere meglio in fondo che la vera identità di Satoshi non venga mai svelata.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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