HomeCriptovaluteAltcoinGhost: tutto quello che c'è da sapere sulla criptovaluta di McAfee

Ghost: tutto quello che c’è da sapere sulla criptovaluta di McAfee

La criptovaluta Ghost è attualmente al centro di molte discussioni in quanto è stata lanciata da John McAfee ed è in mainnet da pochi giorni.

La criptovaluta utilizza un sistema di consenso PoS (Proof of Stake) e la sua forza è quella di voler fornire massima privacy ai suoi utilizzatori.

La presentazione del progetto ha subito suscitato molte critiche perché non parliamo di una vera e propria nuova criptovaluta, ma quasi di un plagio visto che quasi il 90% del whitepaper pare sia stato copiato da PIVX, una crypto incentrata sulla privacy che era nata da un fork di Dash.

Ghost sarebbe quindi una sorta di un fork del progetto PIVX e questo potrebbe comportare problemi non indifferenti in futuro, soprattutto legali.

Ad ogni modo, entrando nel dettaglio del funzionamento della criptovaluta, per poter gestire questo asset in maniera efficiente è necessario usare un wallet dedicato, il Ghost Wallet, che attualmente si trova in fase di test e quindi si sconsiglia di utilizzarlo finché non verrà rilasciata la nuova versione.

Possiamo comunque già vedere come si presenta.

Al primo avvio il sistema chiede di accettare il Licence Agreement.

In seguito, per connetterci al Ghost network serve necessariamente un wallet e questo si può fare dalla semplice interfaccia in cui possiamo anche ripristinare un wallet tramite la Recovery Phrase.

Un aspetto interessare di questa blockchain è quello di poter bloccare i propri fondi ma non di metterli in staking perché, come evidenziato dallo stesso whitepaper, chiunque potrebbe togliere dallo staking i fondi e rubarli.

Per questo motivo, il sistema che viene proposto prende il nome di Cold-staking: i fondi sono delegati ad un fondo e solo il fondo può fare staking. 

Questa operazione è di facile utilizzo con questo wallet: basta premere sulla voce “Cold Staking Node” e poi inserire la chiave pubblica.

Per quanto concerne lo staking, esso non richiede un quantitativo minimo di token e facendolo si inizia subito a percepire le fee generate da questa blockchain.

Per diventare un Ghost Veteran, invece, bisogna mettere in stake come minimo 20mila GHOST, che al prezzo attuale sono poco più di 20mila dollari. Per il momento il tasso annuale è del 7,74% ma comunque è soggetto a variazione.

Ricordiamo che ogni blocco prodotto (grande 8Mb) – 1 ogni 2 minuti – porta con sé 12 Ghost che vengono divisi in 6 per i Ghost Veteran, 4 per coloro che hanno messo in stake i token, e 2 vanno in una pool dedita per lo sviluppo e la crescita del progetto.

Per quanto riguarda la supply, attualmente abbiamo 13,5 milioni di criptovalute Ghost in circolazione ed un massimo di 55 milioni per la supply totale.

Ghost come criptovaluta vuole fornire un elevato livello di anonimato in quanto prevede:

  • Indirizzi stealth: ad ogni transazione vengono generate in modo casuale delle nuove chiavi;
  • Nascondere il mittente: la firma della transazione viene offuscata e questo è permesso tramite la Ring-Signature;
  • Nascondere il totale inviato: si combina quanto fatto dalla Ring-Signature, ed in particolare alla RingCT (Ring Confidential Transactions) .

Dal wallet possiamo vedere chiaramente questo tipo di distinzione di transazioni.

Altro aspetto interessante è quello della presenza di un marketplace peer-to-peer, quello di Particl, che permette di comprare e vendere prodotti all’interno della rete.

Un’altra funzione prevista è quella di introdurre degli alias a cui sono collegati degli indirizzi stealth per semplificare le transazione e sfruttare un canale privilegiato. Si prevede che questo tipo di transazioni avranno un costo di fee di 5 Ghost.

È previsto il rilascio di un wallet per browser come estensione che prenderà il nome di MetaGhost per permettere di operare in modo rapido piuttosto che installare tutto un software apposito.

Quanto è veramente anonima Ghost?

Ghost ha redatto un prospetto sulle crypto più interessanti in materia di privacy collocandosi al primo posto. In materia di privacy si dice la prima della classe. Solo dopo vengono Particl, Monero (XMR), PIVX, Dash e al quinto posto Zcash (ZEC).

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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