Nonostante Bitcoin continui a rimanere congelato, oscillando ai livelli di ieri in area 9.300 dollari, le altcoin mettono il turbo, a partire dal prezzo di Cardano, e si staccano dalla correlazione dei movimenti solitamente guidati da BTC.
In queste ultime 24 ore, scorrendo la top 10, solo Bitcoin è sotto la parità.
La migliore di tutti, che continua a stupire, è Cardano (ADA) che anche oggi mette a segno un rialzo che supera il 25% e che porta il suo prezzo oltre 0,1386 dollari, livelli che sono i top degli ultimi due anni, abbandonati ad agosto 2018.
È un rialzo che fa conquistare a Cardano per la prima volta nella sua storia la 7° posizione, scalzando Litecoin e persino la 6° posizione, dove è in corso un testa a testa con Bitcoin SV. Cardano non era mai riuscita a salire così tanto in classifica.
Stupisce la scossa di XRP che sale di oltre il 7% e vede le sue quotazioni andare sopra i 20 centesimi di dollaro, livello abbandonato un mese fa, l’11 giugno.
XRP nonostante il buon rialzo di oggi vede nuovamente battagliare i prezzi attorno ai 20 centesimi di dollaro, che sta catalizzando le attenzioni dal basso verso l’alto dallo scorso inizio aprile.
Scorrendo la lista delle prime 100 oggi oltre il 75% è in territorio positivo.
Tra i migliori rialzi troviamo Dogecoin (DOGE) che sale sulla prima posizione del podio con un rialzo di oltre il 50%. Segue Cardano, +25%, terza VeChain (VET) che guadagna il 17% in 24 ore.
Emergono i rialzi dei token della galassia DeFi come 0x (0X), Chainlink (LINK), Ren (REN), Synthetix Network (SNX), Zilliqa (ZIL), tutte con salite superiori al 10%.
Dalla parte opposta la peggiore discesa è quella di KuCoin Share (KCS) -6%. Compound (COMP) continua la sua fase di estrema incertezza, come Kyber (KNC) e Loopring (LRC), tutte arretrano di oltre il 4%.
Il settore DeFi continua ad attirare le attenzioni con i depositi e i token bloccati che continuano a salire spingendosi oltre 2,1 miliardo, nuovi record assoluti, con una esponenziale tendenza al rialzo.
Compound continua a detenere la leadership anche se la sua dominance scende al 32%. Torna a salire invece Maker. Tra le due una differenza di circa 70 milioni di dollari bloccati.
I volumi tornano a contrarsi con una diminuzione di oltre il 15% dagli scambi di ieri. Bitcoin nelle ultime 24 ore registra una delle giornate con i volumi più bassi dell’ultimo mese, poco più di un miliardo di dollari in controvalore.
Il market cap torna sopra i 270 miliardi di dollari, merito delle altcoin che vedono salire la capitalizzazione oltre i 100 miliardi, livelli che non registravano da febbraio scorso. Ciò indica il possibile inizio di una altseason, visto che la dominance del Bitcoin scende in queste ore sotto il 63%. Per Bitcoin si tratta dei livelli più bassi dalla fine di febbraio.
Ethereum torna ad insidiare il 10% della sua quota di mercato. Nonostante l’ottimo rialzo di Ripple, la sua dominance si muove poco e sale una frazione sola il 3%, precisamente al 3,04%.
Questo evidenzia come le altcoin vedono brillare più altri nomi come Cardano, Chainlink, Stellar, VeChain che salgono di oltre il 10% e sono performance migliori che conquistano maggiormente il mercato.
Prezzo Bitcoin (BTC)
Continuano ad oscillare i prezzi di Bitcoin intorno a 9.300 dollari. Queste ultime 24 ore vedono i posizionamenti degli operatori professionali monitorare i 9.350 dollari, dove c’è il più elevato scambio di opzioni put e call.
Rimane valida l’indicazione dei giorni scorsi. Una rottura sotto gli 8.900 dollari porterebbe a testare gli 8.650-8.700 dollari, livelli che coincidono con i minimi di fine maggio.
Al rialzo per BTC è necessario che il recupero dei 9.600 dollari che oltre ad essere livello di resistenza tecnica è lì che è posizionato il primo livello con opzioni call di rilievo.
Prezzo Ethereum (ETH)
Ethereum prova a consolidare il rialzo di ieri in area 340 dollari, livelli dove appunto i prezzi di ETH stanno oscillando in queste ultime ore.
Per dare un vero segnale rialzista Ethereum dovrebbe portarsi sopra i massimi di fine giugno a 245-250 dollari. Ciò darebbe la possibilità di trovare la fiducia per rompere anche i massimi di inizio giugno, i top degli ultimi 4 mesi, in area 255 dollari.
Al contrario, un ritorno dei prezzi sotto il doppio minimo registrato tra metà e fine giungo dei 215 dollari, che coincide con un ex resistenza, aprirebbe per ETH una fase ribassista con possibilità di aumento della volatilità. I 215 dollari sono infatti un livello che vede un elevato numero di posizioni put aperte dagli operatori professionali a difesa di questa soglia.