L’ultima settimana di settembre si distingue per un crollo della correlazione tra bitcoin e oro e per la chiusura in rosso, anche se tecnicamente è un buon segnale il recupero sviluppato dopo l’affondo di mercoledì 23 settembre.
Il movimento disegna una candela (candlestick) dal corpo stretto e un’ombra inferiore che evidenzia un solido rimbalzo che trova conferme anche in queste ore della nuova settimana che ci accompagnerà all’ultimo trimestre dell’anno, periodo statisticamente considerato a doppia faccia.
Negli ultimi due anni è stato caratterizzati da un inizio pimpante e un seconda metà con prevalenza delle prese di beneficio.
Correlazione tra oro e bitcoin, il crollo
Le tensioni della scorsa settimana hanno visto riflessi negativi generalizzati su tutti i mercati finanziari, da quelli azionari alle materie prime, con il gold che ha chiuso l’ottava con un ribasso del 4,7%, la peggiore dalla metà di marzo scorso.
I ribassi che da inizio agosto, quando l’oro è salito oltre i $2070 l’oncia per la prima volta nella storia, stanno abbattendo le quotazioni di oltre il 10% ai valori odierni – $1854 oncia – contribuiscono a far crollare la correlazione realizzata giornaliera tra Bitcoin e Oro sotto il 24% dopo aver stabilito il picco più alto di sempre pochi giorni fa – il 19 settembre – salendo oltre il 76%. Il dato risalta il buon comportamento del Bitcoin nonostante il contesto caratterizzato da un mese di settembre particolarmente difficile.
Mercato crypto in positivo
La nuova settimana riparte con una prevalenza dei segni positivi con oltre il 75% sopra la parità.
Tra la Top 15 si notano solamente due segni in rosso: Binance Coin (BNB) e Polkadot (DOT) con ribassi contenuti poco oltre il -0,2% per entrambe.
Tra le migliori svettano Bitcoin SV (BSV) e Cardano (ADA) in rialzo oltre l’8%, performance tra le migliori della giornata.
Allargando l’analisi tra le prime 100, fanno meglio solo Arweave (AR) e Swipe (SXP), entrambe in volata oltre il 30% dai livelli di ieri mattina.
Per Cardano il mercato apprezza il ritorno agli scambi sull’exchange di Bittrex dopo il blocco durato oltre un mese giustificato per interventi di manutenzione causati post upgrade al protocollo Shelley avvenuto i primi giorni di luglio.
Ancora record per la DeFi
Nuovi record di raccolta sui progetti DeFi saliti oltre $11 miliardi nelle ultime ore.
Per la prima volta un progetto decentralizzato registra oltre $2 miliardi immobilizzati sul protocollo di Uniswap, leader tra gli exchange decentralizzati (DEX). Segue a breve distanza il protocollo di prestiti di Maker con oltre $1,95 miliardi in collaterale bloccato. Con oltre 130 mila BTC nuovi record di Bitcoin tokenizzati per essere utilizzati nella finanza decentralizzata.
Sempre più possessori di Bitcoin preferiscono sfruttare la frenesia tra i vari progetti decentralizzati per ottenere migliori rendimenti. Ne beneficia anche il protocollo su Layer2 di Lightning Network che con oltre 113 mila BTC stabilisce il record di capacità gestita sulla rete secondaria della Blockchain del bitcoin.
Bitcoin (BTC)
Il rialzo delle ultime ore riporta i prezzi del Bitcoin ad un passo della soglia psicologica degli 11.000 USD, il livello più alto dallo scorso lunedì 21 settembre.
L’importante scadenza delle opzioni mensili di venerdì scorso non ha provocato gli effetti erroneamente previsti da molti commentatori. Le coperture delle opzioni ora si spostano su altri livelli.
I prezzi sono sempre più vicini al test della soglia degli 11.100 USD, primo livello di resistenza utilizzato dagli operatori in opzioni a protezione di un eventuale ritorno della forza rialzista.
Una estensione sopra questi livelli potrebbe aumentare la volatilità generata dalle ricoperture e di conseguenza i volumi degli scambi. Al ribasso diminuisce la protezione dei 9.950 USD che in parte si sposta in area 9.700 USD.
Ethereum (ETH)
Da inizio mese la soglia dei 355 USD continua a dimostrarsi area di scontro tra rialzisti e ribassisti. Tutti i tentativi di allungo sviluppati durante il mese, sia al rialzo che al ribasso, hanno riassorbito i movimenti con prezzi tornati ad oscillare in quest’area.
Lo dimostrano anche le strategie in opzioni che mantengono invariate le coperture al rialzo tra area 390 e 415 USD, al ribasso tra 345 e 325 USD. Queste aree disegnano il canale laterale che dalla prima settimana di settembre costringe i prezzi a muoversi.
Il prossimo movimento direzionale esploderà quando i prezzi usciranno da questo trading range.