Con l’avvento degli exchange decentralizzati come Bancor o Uniswap si è creato il problema dell’Impermanent Loss, ovvero la differenza tra i valori dei token messi in una pool rispetto all’averli holdati nel proprio wallet.
Attorno alle pool di liquidità, sistemi in cui un utente può fornire liquidità in una pool con 2 token in maniera proporzionale al valore degli stessi, si è sviluppato un mercato incredibile anche perché chiunque può listare anche il proprio token.
Ma questo porta anche dei problemi, come appunto l’impermanent loss.
Cos’è l’impermanent loss
Considerando che le pool hanno un peso del 50/50, questo comporta che il valore dei rispettivi token deve essere uguale, ma nel caso uno dei due aumenti, la pool vende automaticamente il token che è aumentato per comprare quello di minor valore così la pool si auto-bilancia
Questo comporta che il totale dei token iniziali che avremo messo sarà probabilmente diverso quando decideremo di prelevarli.
Questa perdita però è solo virtuale, nel senso che se i valori dei token aumentano oltre il prezzo a cui li avevamo inseriti, allora l’impermanent loss si annulla.
Al contrario, se ritiriamo i token al di sotto del valore cui li avevamo inseriti nella pool, questa perdita da virtuale diventerà reale e la differenza tra il totale dei token immessi e quelli prelevati sarà negativa.
Impermanent loss, la soluzione di Bancor
Compreso questo, Bancor ha lavorato molto per mitigare ed eliminare questo svantaggio e di recente ha attivato per questo la versione 2.1 del suo protocollo, permettendo sia di proteggersi dall’impermanent loss, sia di esporsi solo con 1 token in una pool, invece che con 2.
In questa guida vedremo entrambi i metodi. Il sistema è lo stesso sia per i token basati sulla blockchain di EOS che per quelli di Ethereum.
Come usare Bancor
Come prima cosa dovremo sbloccare il nostro wallet, in questo caso useremo MetaMask, mentre se usiamo i token EOS possiamo usare diversi wallet come Scatter ed Anchor.
Poi dovremo collegarci alla piattaforma, qui quella per Ethereum e qui per EOS, e cliccare sul pulsante in alto a destra “Connect Wallet”.
Una volta collegati, l’interfaccia è molto semplice ed intuitiva. Avremo 2 opzioni:
- la prima è per la protezione delle pool,
- la seconda serve invece per sfruttare un singolo token.
Iniziamo premendo il pulsante “Stake” per poi scegliere quale protezione vogliamo, se “single-sided” o “dual-sided”.
Dopo di che dovremo scegliere la pool che ci interessa, nel nostro caso metteremo BNT/ETH e nella versione “dual-sided” immettiamo entrambi i token ETH e BNT con valore uguale.
Nel nostro caso si tratta di 0,4 BNT e 0,00012 ETH, mentre in quella “single-sided”, scegliamo se mettere solo BNT o solo ETH.
Infine clicchiamo sul pulsante “Stake and Protect” e confermiamo la transazione con il nostro wallet pagando la relativa fee.
Infine potremo vedere la nostra liquidità nella sezione “Protection” e fare anche il prelievo dei fondi dal pulsante “Withdraw”.
In questo modo avremo tutti i vantaggi della pool, ossia le fee ed eventuali premi derivanti dal liquidity mining.