Fidelity a breve offrirà prodotti di investimento legati ad Ethereum. Lo ha annunciato Christine Sandler, head of sales and marketing di Fidelity Digital Assets durante il podcast Unchained.
Durante la lunga chiacchierata con Laura Shin c’è stato modo di parlare delle scelte di Fidelity riguardo le crypto e di sviluppi futuri.
Fidelity vuole allargarsi ad Ethereum
Nel corso di una specifica domanda sulla possibilità che Fidelity possa offrire Ethereum in futuro, Christine Sandler ha risposto:
È chiaramente sulla roadmap, Laura. Sarei negligente se potessi indicare una data, ma sicuramente è sulla roadmap.
Inevitabile a tal proposito parlare dell’imminente lancio di Ethereum 2.0 e di come questo possa diventare una opportunità per gli investitori. Per Christine Sandler aziende come Fidelity dovranno inevitabilmente offrire servizi di staking:
Penso che per essere un depositario di beni digitali e offrire asset basati su proof of stake, bisogna assolutamente offrire servizi di staking. Questo ti mette in una posizione di svantaggio, quindi mi aspetterei che sviluppassimo tali servizi una volta che potremo sostenere Ethereum. Ad essere sinceri, la maggior parte di ciò che sentiamo è bitcoin. Occasionalmente, sentiamo parlare di investitori che cercano di accedere ad Ethereum, ma la maggior parte di ciò che sentiamo ancora è bitcoin. Quindi, la narrazione istituzionale predominante è intorno al bitcoin.
Tuttavia, ammette, c’è ancora molta difficoltà nel far comprendere agli investitori istituzionali la potenza degli asset digitali.
L’intervista si è concentrata anche su due innovazioni del settore crypto, una lanciata e in forte ascesa, l’altra che stenta a decollare: DeFi ed ETF su Bitcoin.
A proposito di DeFi, per Christine Sandler è semplicemente fantastica, pur ammettendo che richiede ancora maggiore trasparenza e resilienza. Ma, commenta:
“Assolutamente da togliere il fiato”
Lo stesso entusiasmo è mostrato per gli ETF su Bitcoin. La domanda parte dalla fine del mandato di Jay Clayton alla SEC, per poi evolvere sulla possibilità che questi prodotti su Bitcoin siano finalmente approvati. Sandler risponde:
“L’opportunità di avere un ETF bitcoin sarebbe fantastica. Mentre stiamo ancora parlando di un’industria e di un ecosistema nascente, penso che un ETF bitcoin sarebbe accolto con grandi lodi. Basta guardare i recenti afflussi in Grayscale. Grayscale è probabilmente l’unico prodotto immediatamente accessibile. Se una mattina vi svegliate e dite: “Ho bisogno di avere un’esposizione al bitcoin”, potete accedervi immediatamente attraverso il Grayscale Bitcoin Trust”.
A detta della head of sales and marketing di Fidelity Digital Assets, l’emissione di ETF su Bitcoin amplierebbe il mercato dei competitori di Grayscale, tuttavia il settore deve farsi trovare pronto anche ad affrontare i rischi.
Un’ultima domanda è stata riservata alle CBDC. Per Christine Sandler, le valute digitali delle banche centrali arriveranno tra due anni e convivranno con le valute fiat.
In definitiva, Fidelity si farà trovare pronta ai cambiamenti, ed eventualmente a cavalcarli. Chissà che il primo passo possa essere proprio lo sviluppo di prodotti di investimento legati ad Ethereum 2.0