Block.one ha annunciato un nuovo sistema di risorse diverso rispetto al modello attuale operativo sulla blockchain di EOS, in cui il numero di token determina la quantità di risorse in un account. Il nuovo modello è un sistema “pay to play” in cui tutti dovranno utilizzare i propri EOS per operare sulla blockchain.
1/ Introducing a proposal for a new resource model on #EOS. We call it the EOS PowerUp Model, updated with feedback and now ready for the community to transition. https://t.co/G2UdWN1lVd pic.twitter.com/HV3fWbAsvO
— EOSIO (@EOSIO) December 17, 2020
Summary
Come funzionano le risorse sulla blockchain di EOS
Come tutti ben sapranno, la blockchain di EOS utilizza la sua criptovaluta come mezzo per bloccare risorse per il proprio account. Queste risorse sono RAM, CPU e NET, e le relative risorse sono direttamente proporzionali al numero di EOS che blocchiamo, o meglio mettiamo in stake.
Questo comporta che ad ogni account sia riservata una percentuale della rete di EOS in modo che ci sia spazio per tutti: ogni account ha quindi la possibilità di poter sfruttare la blockchain a suo piacimento per fare transazioni con le varie dApp ma anche inviare token da un account all’altro.
Ovviamente il sistema non distingue chi effettivamente usa queste risorse e chi no, comportando una scarsità delle risorse per gli altri account: se per esempio un account bloccasse 100 milioni di EOS ma non le utilizzasse, gli altri account sarebbero penalizzati, e quindi non si avrebbe una equa distribuzione della potenza della blockchain, pensiamo all’account di Block.one che ha 100 milioni di EOS bloccati ma che di fatto non utilizza troppo.
Il modello Power Up di EOS
Per sopperire a questo tipo di problema è stato pensato un differente modello, che prende il nome di “Power Up Model” in quanto si scollega il legame tra risorsa ed il token EOS, e si apre ad un modello in cui ogni account dovrà invece pagare per avere le risorse.
L’utente quindi metterà in stake i propri EOS e percepirà dei dividendi in base a quanti EOS ha messo nel sistema. Se invece vorrà effettuare transazioni, l’utente dovrà pagare in EOS per usufruire delle risorse disponibili per le seguenti 24 ore.
Interessante notare come non venga introdotto un costo in più, perché i dividendi che ogni account percepirà saranno più che sufficienti per effettuare le transazioni sulla blockchain.
In effetti, questo assomiglia molto al funzionamento di REX (Resource Exchange) per cui il costo diventa un vantaggio poiché si tratta di uno staking che porta comunque dei guadagni in termini economici, che potrebbero aumentare significativamente se non si devono effettuare transazioni. In questo caso, infatti, l’utente può accumulare il relativo dividendo e poi pagare una volta sola per fare tutte le transazione.
Quando sarà attivo il Power Up model?
Da quello che possiamo apprendere, siamo più vicini che mai al suo rilascio, infatti questo nuovo modello è già in fase di test su due testnet differenti, Jungle e Kylin, e dalla roadmap possiamo stimare che nell’arco di 3-4 mesi verrà introdotto con successo, quindi poco prima del terzo anniversario di questa blockchain che è fissato per il primo giugno 2021.
Una volta che sarà attivato il sistema, gli utenti dovranno necessariamente passare a questo nuovo funzionamento e quindi mettere in stake i propri EOS, e se vorranno effettuare transazioni dovranno pagare una piccola quantità di EOS.
Anche gli smart contract dovranno migrare al nuovo modello e sono già stati predisposte le documentazione per facilitare il passaggio agli sviluppatori.
Sicuramente l’anno prossimo sarà un anno importante per la blockchain di EOS, perché non solo il famoso social network Voice uscirà dalla fase di test, ma avremo anche un nuovo modello di gestione delle risorse che andrà ad ottimizzare le stesse.