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Safemoon, cos’è e perché fa parlare di sé

C’è una criptovaluta che sta facendo parlare di sé tra l’entusiasmo generale capitalizzato da Dogecoin: si chiama Safemoon (SAFE) ed ha conosciuto un questi giorni un forte aumento di prezzo.

Safemoon è stata lanciata solo due mesi fa, ad inizio marzo. Già a metà aprile ha registrato uno spike che l’ha portata a 0,00001399. Da allora è calata del 35% e attualmente vale 0,00000895. Ha una capitalizzazione di mercato di oltre 5 miliardi di dollari.  

In termini percentuali, dal lancio ad oggi l’aumento è superiore al 2.000.000%. È curioso che è al rank 203 di Coinmarketcap e al numero 38 di Coingecko. 

Cos’è Safemoon

Safemoon si acquista su PancakeSwap ed infatti è un token che si basa su Binance Smart Chain. 

Safemoon sul suo sito si definisce come un protocollo DeFi. Si definisce non a caso Community Driven, cioè un progetto affidato alla community. Nel whitepaper viene spiegata l’economia della moneta, che punta ad incentivare chi possiede il token per cui più persone acquistano, più il prezzo cresce, più persone saranno disincentivate alla vendita, più token vengono bruciati. 

Il protocollo infatti è concepito con una fee del 10% sulle vendite, che viene distribuita per il 5% agli holder attuali, il restante 5% viene convertito in BNB e va parzialmente ad implementare la liquidità su PancakeSwap. In pratica il sistema premia i primi token holder. 

Questa dovrebbe essere la strategia per arrivare in modo sicuro alla luna, che giustifica anche il nome Safemoon.

La cosa singolare è che la roadmap ha una durata annuale che prevede progetti di beneficenza in Africa, listing su exchange quali Binance, e la realizzazione di app, wallet e giochi, nonché un exchange di NFT. Si tratta di progetti che il team programma di ultimare entro il 2021. Dopo il 2021 non è chiaro cosa succederà.

Il punto forte del progetto dovrebbe essere la community ed effettivamente su Twitter Safemoon conta oltre 650.000 follower, e 136.000 membri sul gruppo Telegram, e a pochi mesi dal lancio è sicuramente strepitoso. 

Safemoon ha fatto parlare di sé per il suo hype e per il fatto che sembra fare il verso a Dogecoin: una moneta di cui non si capisce bene né l’uso né il progetto però genera un hype e una curiosità che le porta a salire di prezzo. È un po’ quello che sta capitando a Shiba Inu, che ha come scopo solo quello di “uccidere” Dogecoin. 

Dogecoin vs Safemoon

Come detto, Safemoon e Dogecoin hanno un paio di cose in comune

  • l’hype generato da una community di entusiasti che ha spinto gli acquisti e fatto crescere il prezzo, anche se nel caso di Dogecoin l’obiettivo è un dollaro, per Safemoon è un centesimo ed è per assurdo decisamente più lontano;
  • La mancanza di uno specifico caso d’uso, che per la verità nel caso di Dogecoin, con la sua popolarità, è un paradigma che sta cambiando tanto che persino Tesla potrebbe usarlo come mezzo di pagamento

Per il resto si parla di due progetti totalmente diversi. Dogecoin nasceva per gioco, ha una sua blockchain e usa l’algoritmo di consenso di Bitcoin (Proof of Work). Safemoon nasce, a suo dire, per migliorare la DeFi, non ha una sua blockchain e ha per il momento solo un posto di scambio che è PancakeSwap e data la tokeneconomics sembra un vero e proprio prodotto speculativo.

Come tutti i progetti crypto, che si chiamino Safemoon, Dogecoin, o altro, è bene non lasciarsi trainare dall’entusiasmo e dalla FOMO e stare attenti per non avere brutte sorprese. Prima di ogni investimento, vale una regola: DYOR, do your own research: studiare sempre e avere ben chiaro i rischi che si corrono. E soprattutto: non investire ciò che non poi permetterti di perdere.

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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