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Elon Musk a lavoro con i dev di Dogecoin

E se veramente Elon Musk stesse per accettare Dogecoin in Tesla? L’ipotesi che sembrava assurda solo fino a qualche tempo fa, sta prendendo corpo. 

Questo sembrano suggerire gli ultimi tweet del CEO di Tesla. 

Elon Musk ha infatti annunciato che sta lavorando con i developer di Dogecoin per migliorare l’efficienza del sistema di transazione, che definisce potenzialmente promettente

E ha precisato, in un tweet precedente, che lui crede fermamente nelle criptovalute, ma che non può guidare qualcosa che comporti un aumento massiccio dell’uso di combustibili fossili, carbone in particolare.

Ieri infatti Elon Musk ha sollevato letteralmente un polverone annunciando che Tesla non avrebbe accettato più Bitcoin come mezzo di pagamento a causa dell’elevato consumo di carboni fossili utilizzati dal processo di mining e dalle transazioni. 

Nello stesso annuncio diceva che stava cercando anche altre criptovalute che utilizzassero una percentuale inferiore all’1% dell’energia consumata da Bitcoin. 

A questo si somma il sondaggio dei giorni scorsi in cui analizzava il gradimento dei suoi follower rispetto all’utilizzo di Dogecoin come mezzo di pagamento in Tesla

Insomma, sembra proprio che Elon Musk abbia “scaricato” Bitcoin in favore di Dogecoin. 

Le reazioni ai tweet di Elon Musk su Dogecoin e Bitcoin

Queste esternazioni non sono piaciute ai più, per diversi motivi. Intanto, Bitcoin consuma energia ed è risaputo, ma sono allo studio sistemi per rendere questo consumo energetico sostenibile. A capo di un progetto simile ci sono niente meno che Square di Jack Dorsey e Ark Investment di Cathie Wood. 

Inoltre, come ha fatto notare Anthony Pompliano nella sua ultima lettera agli investitori, il mining di Bitcoin consuma meno energia del mining dell’oro e decisamente pochissima energia se confrontato con il sistema bancario. Inoltre, sottolinea Pomp, la Cina, dove risiedono le maggiori mining farm di Bitcoin, si sta progressivamente convertendo verso fonti di energia rinnovabile. In realtà, secondo Pompliano, l’annuncio di ieri di Elon Musk potrebbe essere il primo passo di una strategia di marketing che potrebbe vedere Tesla impegnata nella produzione di macchine di mining di Bitcoin che utilizzino energia rinnovabile, anche se non ha nessuna fonte in merito, se non il suo intuito. Anche perché, sostiene, Bitcoin vale ormai un trilione di dollari e non sarà certo Elon Musk a fermarlo. 

E del resto Dogecoin non è più “pulita” di Bitcoin, semplicemente è meno sicura. Questo quel che ha replicato Ari Paul al tweet di Musk.

Ari Paul è il founder di BlockTower Capital e nel suo tweet ha voluto sottolineare come sia Bitcoin che Dogecoin funzionino con un algoritmo di Proof of Work, ma Bitcoin consuma più energia perché è più sicuro. Dogecoin utilizza meno energia perché è meno sicuro. 

L’impatto sul mercato

Inutile dire che l’annuncio di ieri ha scosso il prezzo di Bitcoin, che ieri è tornato a rivedere i 47.000 dollari per poi riprendersi. Attualmente BTC è quotato a 49.000 dollari. 

Chi invece ha beneficiato, di nuovo, delle parole di Elon Musk è proprio Dogecoin. Sebbene anche ieri DOGE avesse registrato perdite che l’avevano spinta fino a 37 centesimi, l’ultima benedizione del CEO di Tesla sta portando nuova linfa al prezzo di Dogecoin che oggi guadagna il 25%, tornando sopra i 55 centesimi. Non resta che attendere gli sviluppi del legame con Tesla ed Elon Musk. 

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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