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I migliori exchange crypto secondo Forbes

Forbes ha diramato una top 10 dei migliori exchange crypto. 

A redigerla, Forbes Advisor che ha messo Binance US e Coinbase in testa alla classifica.

Il migliore di tutti è Binance US, con un punteggio di 4,9. Si tratta della costola di Binance espressamente dedicata agli utenti degli Stati Uniti. Tra le caratteristiche premiate, Forbes cita le fee decisamente ridotte e le oltre 50 criptovalute scambiabili. In più, l’interfaccia è intuitiva per transazioni inferiori ai 10.000 dollari. Ma anche gli utenti più esperti possono avvalersi di tante altre funzioni, dai grafici a candela agli acquisti con limiti e stop.

Tra i difetti viene però annoverata la carenza di tutorial e sezioni educative e la non disponibilità per alcuni stati USA, tra cui Texas e New York.

Il miglior exchange per principianti è invece Coinbase. Con un punteggio di 4,5 Forbes sostiene che sia uni dei più grandi e sicuri, in particolare nella sua versione Pro.

Spicca la facilità d’uso ma anche le sue fee, definite confusing. Per accedere a fee più basse infatti è necessario abbandonare la piattaforma di base e passare al Pro. Non è annoverato tra i lati negativi, ma Forbes ci tiene a sottolineare che, su Coinbase, tra le 60 crypto scambiabili non c’è Dogecoin e aggiunge che ciò:

“Non è necessariamente un male per la tua salute a lungo termine”.

Per ultimo, il miglior exchange per gli entusiasti crypto è di nuovo Binance US. In questo caso Forbes premia non solo le numerose criptovalute presenti ma anche l’utilizzo di BNB, cioè del token nativo di Binance, per ridurre le commissioni. Così come è apprezzato il listing e il pair con la stablecoin Tether (USDT). Ma a causa della regolamentazione USA, Binance US al momento non offre né il trading con margine né il trading di future.

Gli altri migliori exchange crypto secondo Forbes

L’analisi di Forbes ha preso in considerazione la top 10 degli exchange secondo Coinmarketcap. Oltre ai due exchange già citati, la classifica prosegue così:

  • Kraken, 4,8;
  • Crypto.com, 4,7;
  • Gemini, 4,5;
  • Gate.io, 4,5;
  • Kucoin, 4,1;
  • Bitstamp, 3,4;
  • Bittrex, 3,4;
  • Bitflyer, 3,3.

Entrando nel dettaglio, di alcuni quali Gate.io, Kucoin e Bittrex, Forbes li premia per l’alto numero di criptovalute scambiabili.

Su Kraken, viene fatto notare il suo essere pioniere del settore (fu fondato agli albori, era il 2011). Bitstamp invece viene penalizzato per la sicurezza, visto che nel 2015 fu vittima di un attacco hacker. Adesso comunque Bitstamp detiene il 98% degli asset dei suoi clienti offline.

Come scegliere un exchange crypto

Forbes termina la sua analisi indicando quali fattori dovrebbero determinare la scelta di un exchange crypto. 

Primo fra tutti, la sicurezza. È già successo che gli exchange siano stati presi di mira da hacker, è capitato anche a colossi come Binance. Per essere tranquilli, la ricetta migliore è fare acquisti su più exchange e conservare le proprie criptovalute in cold wallet.

L’altro aspetto da tenere in mente è il numero delle criptovalute a disposizione, ma questo non basta: per fare molte operazioni è necessario che ci sia liquidità, quindi è importante scegliere un exchange con consistenti volumi di trading. 

Chi è principiante, dovrebbe scegliere un exchange facile. Infine, c’è l’aspetto delle fee da considerare, ma forse vale la pena pagare costi di commissione più alti a fronte di un’interfaccia più semplice, per chi è agli inizi. In ultimo, spiega Forbes:

“Non dare per scontato che un exchange sia disponibile nel tuo paese, o anche nel tuo stato, solo perché puoi accedere al suo sito web. Molti governi statali e federali stanno ancora cercando di capire come esattamente vogliono trattare le criptovalute da un punto di vista legale e fiscale”.

Che, tradotto in parole semplici, è un invito a considerare anche gli aspetti legali e fiscali prima di iniziare a fare trading.

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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