Secondo quanto rivelato dal Financial Times, l’Unione Europea (EU) sarebbe pronta a lanciare il proprio wallet digitale nel 2022 in modo da consentire ai cittadini di tutti i 27 Stati membri di effettuare pagamenti digitali e conservare le proprie informazioni su questa applicazione virtuale.
Tra le informazioni che si potranno custodire nell’app ci saranno probabilmente anche i vaccini e i tamponi contro il Covid-19, in modo che l’app svolga anche le veci del cosiddetto passaporto vaccinale.
Summary
L’euro digitale
Il wallet ha senso anche nell’ottica per cui l’Unione Europea abbia deciso di rilasciare anche la propria valuta virtuale (CBDC) insieme alla banca centrale europea (BCE).
Lo scorso ottobre la BCE aveva lanciato una consultazione proprio sull’euro digitale, che dovrebbe essere una forma elettronica di moneta accessibile a tutti i cittadini e alle imprese per effettuare pagamenti quotidiani in modo rapido, facile e sicuro.
Questa task force dell’UE è formata da esperti della BCE e di 19 banche centrali e ha già individuato i possibili scenari che richiederebbero l’emissione dell’euro digitale, ma la decisione definitiva riguardo l’emissione non è ancora stata presa.
Lagarde sempre qualche mese fa si era detta ottimista rispetto alla creazione dell’euro digitale per combattere l’espansione delle stablecoin, che secondo lei minano alla solidità dell’euro e delle valute fiat in generale.
In Italia, nel dicembre scorso, era poi partita la sperimentazione dell’euro digitale da parte dell’Associazione bancaria italiana (ABI) che sta portando avanti il progetto insieme al centro di ricerca per l’innovazione dell’associazione, l’ABI Lab. Anche in Francia un anno fa si era già cominciato a vociferare sui dei test sul progetto.
L’app del wallet digitale dell’Unione Europea
L’app avrà uno sblocco sia con impronta digitale che con scansione della retina e servirà anche per custodire info personali come carta d’identità e patente di guida.
L’Unione Europea si è detta ovviamente molto attenta alla privacy dei cittadini e quindi il blocco dell’app sarà compartimentalizzato per cui non tutti i dati saranno condivisi con terze parti.