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Francia: effettuato primo test dell’euro digitale

La Banca di Francia ha annunciato ieri di aver portato a termine con successo un test per sperimentare l’uso dell’euro digitale. 

Banque de France a inizio 2020 aveva avviato un approccio sperimentale alla moneta digitale della banca centrale (CBDC), con cui sta esplorando il potenziale contributo delle nuove tecnologie per migliorare il funzionamento dei mercati finanziari, con particolare interesse per i regolamenti interbancari. 

In sostanza, la Francia starebbe sperimentando una valuta digitale della banca centrale “all’ingrosso”. 

Questo approccio sembra essere in linea con quanto prospettato dal capo della sezione Crypto di Visa, Cuy Sheffield, che infatti ha sostenuto che le banche centrali potrebbero non rilasciare la loro valuta digitale direttamente ai consumatori. 

La Banque de France sta per l’appunto collaborando con alcuni partner tecnici per effettuare questi test, basati su una DLT sviluppata dai loro team, per sperimentare l’utilizzo di una CBDC per l’emissione di titoli finanziari digitali di Société Générale Forge.

Inoltre, la banca dichiara che, nelle prossime settimane, verranno effettuati altri esperimenti in collaborazione con altri player, sulla base delle richieste ricevute nell’ambito dell’invito aperto a presentare candidature del 27 marzo 2020 per i test dell’euro digitale nei regolamenti interbancari. 

Il numero di richieste ricevute è stato elevato e questo testimonia il grande interesse del settore bancario e finanziario in questa tecnologia.

La Francia supporta le innovazioni tecnologiche

La Francia è da tempo impegnata nel supportare le innovazioni tecnologiche basate su blockchain e non ha mai nascosto di preferire un euro digitale ad iniziative simili, ma private, come ad esempio Libra. 

Non è affatto un caso se, tra i 19 Paesi dell’Eurozona, sia proprio la Francia quella più avanti nel testare la tecnologia dei registri distribuiti per creare un euro digitale, probabilmente pensato più come un’infrastruttura monetaria di base che non come una moneta rilasciata direttamente dalla banca centrale ai consumatori. 

Alla fine, qualora venisse effettivamente rilasciato, l’euro digitale arriverebbe anche nelle tasche dei consumatori, ma tramite intermediari bancari o di pagamento, ovvero esattamente come accade oggi con l’euro tradizionale, quindi si tratterebbe fondamentalmente soltanto di una differente infrastruttura tecnologica per gestire una moneta di fatto identica all’euro, dal punto di vista finanziario e non di una vera e propria nuova moneta. Nulla a che vedere comunque con le vere criptovalute.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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