Grupo Cinco, una delle holding di intrattenimento più importanti del Paraguay, ha annunciato che accetterà pagamenti in criptovalute, in primis con Bitcoin.
Nello specifico, rientrano tra i metodi di pagamento:
- Bitcoin,
- Ethereum,
- Chiliz,
- Shiba Inu.
Grupo Cinco si definisce sul suo sito ufficiale:
“La principale holding di vita notturna e intrattenimento in Paraguay. Oltre ad avere 8 stabilimenti, il gruppo organizza eventi su larga scala attraverso la sua società di produzione G5pro”.
A partire da luglio, i marchi di Grupo Cinco inizieranno ad accettare criptovalute. Questo proietta le crypto in uno spazio mainstream in Paraguay.
Grupo Cinco gestisce infatti pub, ristoranti, negozi di intrattenimento, con ben 24 marchi diversi che sono famosissimi nel paese. La sua scelta farà in modo che le quattro criptovalute possano essere conosciute anche dal grande pubblico.
Tuttavia l’annuncio non ha particolarmente movimentato il mercato, anzi. Bitcoin, Ethereum, Chiliz e Shiba Inu oggi registrano tutte perdite intorno al 4-5%.
Paraguay e Bitcoin
Sembra dunque che anche il Paraguay faccia sul serio in fatto di innovazione digitale e transizione nei confronti del Bitcoin,
La mossa di Grupo Cinco infatti potrebbe inserirsi in un momento storico in cui anche il paese sudamericano sta valutando proposte di legge per rendere Bitcoin valuta a corso legale.
Il deputato Carlitos Rejala lo aveva annunciato su Twitter già 10 giorni fa:
Como ya lo decía hace un buen tiempo, nuestro país necesita avanzar de la mano de la nueva generación.
Llegó el momento, nuestro momento.
Esta semana empezamos con un proyecto importante para innovar a Paraguay frente al mundo!El verdadero to the moon 🚀#btc & #paypal pic.twitter.com/ZMRJgAIxgO
— Carlitos Rejala (@carlitosrejala) June 7, 2021
Attualmente, come mostra lui stesso su Twitter, sembra sia al lavoro anche su un progetto per minare Bitcoin con energia pulita.
Il Paraguay, dunque, sembra voler seguire le tracce di El Salvador, dove la scorsa settimana Bitcoin è stato dichiarato valuta a corso legale. La differenza principale però è che il Paraguay ha una sua valuta, mentre a El Salvador la valuta comunemente usata è il dollaro USA.
Certo è che anche il Paraguay dovrà prepararsi eventualmente a fare tutto da solo, visto che la Banca Mondiale non sembra incline a concedere la propria assistenza a quei paesi che si stanno rivolgendo a Bitcoin.
Ma la svolta verso Bitcoin sembra una strada ormai tracciata. El Salvador sembra aver aperto una breccia, altri stati potrebbero presto seguirlo, dal Paraguay alla Nigeria.