HomeCriptovaluteWESHORT: C'era una volta il corto su blockchain…

WESHORT: C’era una volta il corto su blockchain…

Intervista al founder del progetto cinematografico Weshort, Alessandro Loprieno.

Com’è nato il progetto?

WeShort è nata dopo anni di ricerche, studi e passione per cinema, finanza e tecnologia. Ad un certo punto ho iniziato ad interrogarmi sul perché non vi fosse un offerta di film brevi, ovvero cortometraggi, al grande pubblico e di conseguenza mi son chiesto se la ragione fosse che i cortometraggi non interessano, dopo tante ricerche e interviste ho scoperto il contrario e così ho fondato WeShort con la mission di portare i film brevi come scelta di tutti i giorni per le persone. Tutto ciò è avvenuto a valle di due annate passate anche collaborando con il mondo di Hollywood in particolare dei produttori dalla mentalità veramente innovativa.

Da quanto ci lavori e chi sono gli altri membri del team?

Ci lavoro praticamente da due anni e mezzo, ma gli ultimi 9 sono stati quelli più intensi dove abbiamo fatto il percorso di validazione, abbiamo costituito la startup e siamo arrivati sul mercato. Il team in una primissima fase iniziale era composto da me, il regista produttore Carlo Fusco, Stefano Loprieno e Giuseppe Cela, nelle aree produzione cinematografica, amministrativa e project management. Successivamente abbiamo reclutato quelli che definisco gli zii di WeShort, Simone Castano, Domenico Guarnieri e Luca Baroncini per la parte di finanza, acquisizione e selezione dei contenuti. Di li abbiamo reclutato quelle che oggi sono le figure che si occupano del marketing e del social media management, Francesco Gagliardi, Andrea Vailati, Marco Signorile, Manuele Consalvi e Chiara Demichele. Tutto il team viene costantemente supportato dagli advisor Giacinto e Pasquale founders di AIWeek e Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice, Grownnectia e lo studio legale OnLex. Nell’area fiscale e finanziaria invece abbiamo il consulente Domenico Guarnieri e lo studio Chieffi Gemma consulting. 

Qual è il tuo background e perché proprio il cinema? 

“Il cinema è luce” diceva Fellini, io aggiungo che son felice di pagare la bolletta…Il cinema è la mia passione di sempre, ho sognato sin da piccolo di realizzare qualcosa di importante in questo settore, oggi innovare in questo ambito è diventata una missione, non solo un’ambizione. Ho studiato lingue lettere e arti all’università, il cinema l’ho sempre studiato da autodidatta e poi finanza e risk management in una business school e poi esperienze professionali e corsi di specializzazione nei vari ambiti, blockchain, immobiliare, venture capital, gestione del tempo, public speaking etc. Ho lavorato per nove anni in una compagnia aerea come assistente di volo, insomma WeShort l’ho progettata con la testa tra le nuvole ha ha, e devo dire che pure la parte iniziale dove sono stato il finanziatore è stata possibile grazie agli anni di guadagno e risparmio derivanti dalla compagnia aerea. Sicuramente la vita come la definisco io “è un cinema di emozioni” quindi fare qualcosa che migliora la vita delle persone è sempre stato qualcosa che m’interessa e poterlo fare attraverso il cinema è una cosa meravigliosa. 

Perché i cortometraggi? 

I cortometraggi sono l’essenza del cinema. Essi sono la nascita della settima arte. Nei primi trent’anni della storia del cinema, ancor prima della Golden Age di Hollywood e dell’espressionismo tedesco, venivano realizzati solo film di breve durata, all’epoca non erano definiti “cortometraggi” bensì film a tutti gli effetti e  venivano guardati dal pubblico all’interno dei gloriosi cinema “NickelOdeon”.

Il cinema nasce breve, ho visto in questo segmento del settore cinematografico una grande opportunità. Ho capito che il film di breve durata fosse il mio prodotto quando dopo mesi di studi e ricerche, mi son reso conto che non ci fosse al mondo nessuna big company che si occupasse dei cortometraggi a 360°. Da quel momento ho iniziato a studiare quale business model potesse aver senso nel contesto attuale in cui stiamo vivendo. Ho scoperto che i numeri di crescita della piattaforme streaming On-Demand sono in crescita esponenziale da qualche anno e ho capito che questo modello di business su abbonamento SVOD (subscription video on-demand) potesse essere il migliore per entrare in questo mercato in maniera innovativa. Ho scoperto inoltre grazie a numerose letture e corsi di neuro-scienze, che il livello di attenzione delle persone sia calato drasticamente negli ultimi quindici anni e quindi grazie a questo dato ho pensato che il cinema breve oggi più che mai possa diventare una scelta di tutti i giorni non solo degli amanti dei cortometraggi ma di tutte quelle persone che spesso non hanno abbastanza tempo per guardare un film o una serie tv per intero. Questo mi ha fatto credere che il formato breve nei film potesse diventare una soluzione di intrattenimento in tutti quei momenti di attese e di pausa nella nostra giornata, tipo durante gli spostamenti sul mezzi pubblico oppure sale d’attesa mediche o le pause pranzo, caffè e dopo cena. 

Perché la blockchain? Come la utilizzerete in WeShort?

La blockchain sarà usata in primis per tutelare la propria intellettuale degli autori. Grazie al nostro partner Notarify andremo a certificare con la blockchain, ogni qual volta l’autore ci invierà tutti i materiali del suo film breve.

“Siamo molto orgogliosi di aiutare WeShort e i propri utenti a tutelare la proprietà intellettuale ed il diritto d’autore”, ha commentato Federico Monti, Founder e CEO di Notarify. “Siamo entrambe giovani realtà italiane che, in pochissimo tempo, hanno saputo salire alla ribalta della cronaca per il tasso d’innovazione delle rispettive piattaforme. L’affinità intellettiva che ci caratterizza ha consentito in brevissimo tempo di trasformare un’idea originale in un’applicazione concreta, che non ha precedenti nell’industria cinematografica”.

Questo servirà a ridurre in maniera importante e senza precedenti i rischi di pirateria e di furti di proprietà intellettuale in quanto il deposito dei contenuti avverrà in una data room nella quale si registrerà e certificherà la consegna avvenuta dall’autore e/o produzione a WeShort, su tre diverse blockchain, Bitcoin, Ethereum ed EOS. 

Per il futuro abbiamo anche previsto di abilitare il pagamento degli abbonamenti utilizzando le principali crypto.

Avete pensato ad una token sale per il futuro? Utilizzerete altre tecnologie come AI? 

La token sale potrà essere senz’altro una delle strade possibili per continuare il fundraising del progetto e dare la possibilità a nuovi investitori, magari in particolare agli investitori del mondo crypto, di partecipare agli utili di WeShort. Ritengo ancor più interessanti le prospettive che abbiamo davanti con gli NFT. Per quanto riguarda la AI, assolutamente si, sarà usata per migliorare sempre più la user experience e non solo!

Gli NFT, la nuova frontiera anche nelle produzioni cinematografiche?

Assolutamente sì, è il futuro. La chiamo “Hollywood 2.0”. Stiamo lavorando in quella direzione, assieme AtromG8, il nostro partner dalla Crypto Valley della Svizzera, per permettere a tutti di poter acquistare NFT delle produzioni WeShort Originals.

Inoltre, ispirati dal nostro vasto network di autorevoli  registi, produttori, attori e altri addetti ai lavori del cinema in tutto il mondo, abbiamo individuato negli NFT un concetto nettamente più interessante di costruzione della community, che riunisce per la prima volta il pubblico e gli addetti ai lavori dell’industria cinematografica. La immaginiamo come una nuova era dell’intrattenimento e del cinema del domani e quindi crediamo che possa diventare il cineclub del futuro, e il più d’élite del pianeta.

Qual è la roadmap del progetto?

Attualmente siamo in fase di pre-lancio, stiamo vendendo i primi abbonamenti e abbiamo conquistato la fiducia del nostro primo pubblico che finora ha consumato più di 300.000 minuti di intrattenimento sulla piattaforma. Siamo in procinto di lanciare le app mobile iOS e Android e poi a seguire  anche le app per le smart TV. Stiamo continuando ad acquisire film brevi da tutto il mondo ed entro l’anno la piattaforma sarà disponibile in altre due lingue oltre alle attuali italiano, inglese e spagnolo. Inoltre come già detto daremo realizzeremo delle produzioni WeShort Originals e useremo la AI.. In roadmap abbiamo inoltre in progetto un‘apertura al mercato africano e asiatico. Per il futuro si pensa anche ai doppiaggi, per il momento però ci concentriamo sul far conoscere la piattaforma a quante più persone possibile in Italia, Spagna e UK.

Grazie mille per avermi dedicato questa intervista, a tutti i lettori del vostro magazine ho il piacere di dare un codice sconto per usufruire di un mese gratis su WeShort

https://weshort.com/app/paymentSerie?idc=1408&code=THECRYPTO

A presto e IN SHORT WE TRUST!

Amelia Tomasicchio
Amelia Tomasicchiohttps://cryptonomist.ch
Esperta di digital marketing, Amelia inizia a lavorare nel settore fintech nel 2014 dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla tecnologia Bitcoin. Precedentemente è stata un'autrice di diversi magazine crypto all'estero e CMO di Eidoo. Oggi è co-founder e direttrice di Cryptonomist, oltre che Italian PR manager per l'exchange Bitget. E' stata nominata una delle 30 under 30 secondo Forbes. Oggi Amelia è anche insegnante di marketing presso Digital Coach e ha pubblicato un libro "NFT: la guida completa'" edito Mondadori. Inoltre è co-founder del progetto NFT chiamati The NFT Magazine, oltre ad aiutare artisti e aziende ad entrare nel settore. Come advisor, Amelia è anche coinvolta in progetti sul metaverso come The Nemesis e OVER.
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