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Bitcoin mining: hashrate triplicato in due mesi

Bitcoin ha ormai recuperato quasi tutto l’hashrate perso durante la crisi del mining cinese. 

I problemi del mining di Bitcoin in Cina

I primi sintomi di una stretta sul mining in Cina ci furono già nella seconda metà di aprile, ma causarono un crollo dell’hashrate solamente temporaneo, tanto che a metà maggio era già completamente rientrato.

Ma proprio tra la seconda metà di maggio e fine giugno la stretta si è fatta sentire, con le autorità governative cinesi che di fatto hanno indotto più o meno volontariamente molte mining farm cinesi a chiudere.

Il recupero dell’hashrate

Questo ha portato ad un vero e proprio crollo sostanziale dell’hashrate, che però ormai a due mesi di distanza è in fase di recupero.

Anzi, stando a quanto riportato da Cryptoquant, dal 28 di giugno l’hashrate è quasi triplicato.

Infatti, il picco minimo di questo crollo è stato toccato proprio il 28 giugno. A dire il vero il calcolo dell’hashrate è soltanto una stima, quindi sono disponibili valori differenti a seconda di chi la effettua.

Secondo quanto si legge su Cryptoquant, il picco minimo del 28 giugno sarebbe stato di 52 miliardi di GigaHash/s, ovvero 52 ExaHash/s. Secondo altre fonti sarebbe stato di 68 Ehash/s, ma comunque molto più basso del picco di circa 200 Ehash/s del 13 maggio.

Sempre secondo quanto si legge su Cryptoquant, ieri l’hashrate del mining di Bitcoin sarebbe tornato a 152 Ehash/s, ovvero quasi il triplo rispetto al 28 giugno. Secondo altre fonti potrebbe essere compreso in una forchetta che va da 142 a 177 Ehash/s.

L’hashrate di Bitcoin ora raddoppia

Sta di fatto che praticamente per tutte le fonti l’hashrate di ieri è stato più del doppio rispetto a quello del 28 giugno, e comunque mediamente abbastanza vicino al triplo.

Da notare che questo incremento degli ultimi giorni ha ridotto il block time a meno di 10 minuti, oltretutto in un momento in cui non si stanno mai registrando più di 280.000 transazioni al giorno registrate sulla blockchain di Bitcoin, ovvero meno della media del 2019 e del 2020. Tuttavia è possibile che un numero sempre più elevato di transazioni di piccoli importi siano state spostate off-chain su Lightning Network.

Tutto ciò sta mantenendo le fee medie sulle transazioni in BTC inferiori ai 3$, con la mediana addirittura ampiamente inferiore ad 1$. Visto che il valore medio della transazione è molto elevato (circa 200.000$), si tratta di costi irrilevanti. Su Lightning Network invece le fee sono praticamente irrisorie, nettamente inferiori a 0,01$.

I motivi della crescita dell’hashrate e la profittabilità di Bitcoin

Il motivo della crescita dell’hashrate probabilmente è dovuto alla rapida risalita della profittabilità del mining di Bitcoin, passato da 0,17 a 0,46 dollari al giorno per THash/s. In altre parole da giugno è quasi triplicata, al pari dell’hasrate.

Va detto però che l’aumento dell’hashrate alla fine riduce la profittabilità, che quindi sembra essere destinata a scendere un po’ nelle prossime settimane, a meno che il valore di BTC non salga ancora. Da notare che l’attuale livello di profittabilità del mining di Bitcoin è ai massimi da luglio 2019. 

 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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