HomeCriptovaluteBrian Armstrong: USA miglior paese al mondo per le crypto

Brian Armstrong: USA miglior paese al mondo per le crypto

Il co-fondatore e CEO di Coinbase, Brian Armstrong, ritiene che gli USA siano il miglior paese al mondo per fare innovazione nel settore crypto.

USA, Innovazione e futuro con le criptovalute nel paese

Lo ha scritto in un recente tweet in cui citava una critica di Sam Altman alla politica statunitense nei confronti delle criptovalute. 

Altman sostiene come sembri surreale vedere come una politica negativa nei confronti delle criptovalute possa portare questa innovazione fuori dagli Stati Uniti, pur essendo questo il miglior paese al mondo dove costruire un futuro innovativo. E ha aggiunto:

“E i cittadini americani (e gli elettori!) lo vogliono nettamente”. 

Da qualche mese la politica statunitense si sta occupando anche di criptovalute, in particolare da un lato per cercare di incassare più tasse di quante ne incassi già ora, e dall’altro per cercare di regolamentarle il più possibile

La SEC, che non è un organo politico ma tecnico, vorrebbe regolamentare anche una cosa di per sè non regolamentabile come la DeFi. 

Sono in atto diverse iniziative che potrebbero limitare il potere innovativo delle criptovalute negli USA, nonostante proprio negli USA si stia già facendo molto in questo campo.. 

Proprio Coinbase, con la sua quotazione in borsa ad aprile, ha dimostrato che il settore crypto ormai è pronto per il mainstream, e soprattutto ad entrare a pieno titolo all’interno del recinto normativo in cui operano anche le società finanziarie tradizionali.

Armstrong USA crypto
Nuovo annuncio di Coinbase su politica USA

La competizione fra Stati e l’esempio dell’Ucraina

Brian Armstrong non è obiettivo quando definisce i “suoi” Stati Uniti il luogo migliore al mondo per fare innovazione nel settore crypto, ma rimane comunque molto difficile dargli completamente torto, anche in virtù del fatto che i mercati finanziari USA sono i più sviluppati ed importanti al mondo. 

Si tratta di una vera competizione tra Stati, e cioè tra coloro che stanno cercando di cavalcare queste innovazioni (come ad esempio l’Ucraina), e quelli che invece sono ancora scettici, restii, o addirittura contrari, come la Russia. 

Tra i primi si possono far rientrare a pieno titolo gli USA, mentre tra i secondi la Cina, e questo potrebbe essere terreno di confronto per uno scontro epico tra superpotenze

Nel novero dei paesi favorevoli, oltre ovviamente a El Salvador, sembrano essere entrate anche le Seychelles, con un’iniziativa mirata a legalizzare gli exchange crypto, mentre al gruppo degli scettici sembrano essersi aggiunte le banche centrali di Svezia e Messico.

Creare una libertà di movimento sui risparmi dei cittadini 

Bisogna distinguere non solo tra banche e governi, non sempre allineati, ma anche tra gli stessi governi e la popolazione, visto che ad esempio in Russia, dove banche e governi sono contrari, i cittadini sembrano essere decisamente favorevoli, dato l’utilizzo che già fanno delle criptovalute. 

Da questo punto di vista l’esempio più lampante è quello della Nigeria, dove a fronte di un deciso aumento dell’utilizzo delle criptovalute, le autorità continuano ad essere scettiche tanto da cercare invano di opporsi. 

Ha ragione Brian Armstrong quando afferma che i cittadini elettori, in particolare negli USA, sono favorevoli all’utilizzo di queste forme molto più libere di movimentazione del valore rispetto alle tradizionali valute fiat.

Forse solo chi non vuole che i cittadini possano avere tali libertà è contrario alla loro adozione di massa. Non stupisce affatto che governi e banche centrali non siano favorevoli a concedere ai loro stessi cittadini maggiori libertà nell’utilizzo del proprio denaro.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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