Ieri è stato registrato il nuovo picco massimo storico per quanto riguarda l’hashrate di Ethereum.
Summary
Il picco dell’hashrate di Ethereum
Ethereum attualmente è ancora a tutti gli effetti basato su Proof-of-Work, come Bitcoin, anche se è in procinto di passare alla Proof-of-Stake. Questo significa che, per ora, Ethereum si mina esattamente come Bitcoin, sebbene con un algoritmo differente.
Dopo un brusco calo dell’hashrate di Ethereum, passato dai 632.000 Gh/s del 19 maggio ai 477.000 Gh/s del 26 giugno, l’hashrate è tornato a salire.
Ieri si è registrato il nuovo picco ad oltre 715.000 Gh/s, ovvero il 13% in più del picco del 19 maggio.
Va tuttavia detto che il prezzo attuale è inferiore a quello di metà maggio, quando toccò il massimo storico ad oltre 4.300$, contro i 3.200$ attuali.
Il fatto è che l’hashrate può aumentare solo lentamente, perché richiede l’acquisto e la configurazione di nuove macchine, che non sempre sono disponibili immediatamente.
Quindi è normale che l’hashrate attuale sia cresciuto a livelli superiori rispetto a quelli di metà maggio nonostante il prezzo è sceso.
Da notare che il picco minimo dell’hashrate di questo ciclo è stato fatto segnare a fine marzo del 2019, quando scese fino a 136.000 Gh/s, ovvero l’80% in meno rispetto al picco di ieri. All’epoca il prezzo era di circa 140$, ovvero il 95% in meno rispetto al valore attuale.
Bitcoin vs Ethereum
Visto che anche l’hashrate di Bitcoin è risalito parecchio da fine giugno, sebbene non sia ancora tornato sui livelli massimi, è possibile affermare che la crisi del mining innescata dai nuovi divieti cinesi è definitivamente terminata.
Molti miner hanno chiuso le loro attività in Cina, e tra questi alcuni le hanno spostate altrove, in particolare in Nord America dove hanno trovato un terreno fertile, ed energia elettrica prodotta a basso costo.
La cosa curiosa che riguarda Ethereum però è che dopo l’ultimo hard fork, London, che ha introdotto il burn di parte delle fee incassate dai miner, ci si attendeva una riduzione dell’hashrate, proprio a causa della riduzione delle fee incassate. Così però non è stato anche perchè nel frattempo il prezzo di ETH è risalito, consentendo ai miner di controbilanciare la perdita di fee con un valore più alto di ETH.
È anche possibile che i miner si attendano un’ulteriore crescita del valore di ETH, che li spinga a minare il più possibile.
Il fatto che l’hashrate di Bitcoin non sia invece ancora tornato ai massimi può far presupporre che alcuni miner che prima della crisi cinese minavano Bitcoin, ora stiano minando Ethereum.
Nota a margine
Il celebre cantante pop Jason Derulo questa mattina ha chiesto sul suo profilo Twitter ufficiale se sia meglio Ethereum o Solana.
Real question is Solana or Ethereum ?
— Jason Derulo (@jasonderulo) September 13, 2021
Il prezzo di Solana è in assoluto quello che ha performato meglio nell’ultimo mese tra quelli delle principali criptovalute, facendo registrare un +12% contro ad esempio il -18% di ETH ed il -13% di BTC.