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Bitcoin: avvenuto con successo il soft fork di Taproot

Nella notte tra il 13 ed il 14 novembre 2021 è avvenuto il soft fork che ha attivato definitivamente l’aggiornamento Taproot sulla blockchain di Bitcoin. 

Bitcoin Taproot, soft fork avvenuto con successo

Il blocco 709.632 è stato minato correttamente alle ore 5:15 UTC del 14 novembre, e si tratta a tutti gli effetti del primo blocco minato con il nuovo protocollo aggiornato.

Il protocollo Bitcoin è molto difficile da aggiornare, perché il suo controllo è molto decentralizzato, tanto che per far approvare Taproot fu necessario che il 90% dei blocchi segnalasse il consenso all’aggiornamento. 

Infatti il precedente aggiornamento, quello che introdusse SegWit, risale a più di quattro anni fa, rendendo molto evidente quanto poco sovente si riesca ad aggiornare il protocollo Bitcoin.

La proposta di aggiornamento Taproot fu lanciata addirittura a maggio di due anni fa, e solamente a maggio di quest’anno ottenne l’approvazione definitiva per poter poi essere applicata definitivamente al protocollo Bitcoin a novembre.

Bitcoin: cosa cambia con Taproot?

L’aggiornamento di ieri è stato attivato grazie ad un soft-fork, ovvero un aggiornamento del protocollo retrocompatibile. Pertanto chi volesse continuare ad utilizzare il vecchio protocollo può farlo liberamente, anche se corre il reale rischio di non riuscire a comprendere alcune transazioni che utilizzano le parti nuove del nuovo protocollo.

L’aggiornamento, in realtà, ha introdotto due significative novità, perché oltre a Taproot sono state introdotte anche le firme Schnorr.

In particolare, Taproot permette di espandere le funzionalità e la flessibilità degli smart contract sulla blockchain di Bitcoin (chiamati in questo caso script). Ma la cosa probabilmente più interessante sul breve periodo è che permette di migliorare la privacy degli utilizzatori di BTC, rendendo indistinguibili i complessi smart contract dalle comuni transazioni.

Bitcoin soft fork Taproot
Taproot apre a nuovi scenari per il protocollo di Bitcoin

Le firme Schnorr

Per funzionare al meglio Taproot necessita anche delle firme di Schnorr, anch’esse introdotte con l’aggiornamento di ieri.

Queste ultime consentono di ottimizzare il peso in bit occupato dalle firme delle transazioni all’interno dei blocchi. Inoltre consentono di comprimere le firme di tutti i partecipanti ad una transazione in un’unica firma, aumentando anche in modo significativo il livello di privacy.

Il maggior cambiamento sul breve periodo pertanto è proprio un significativo innalzamento del livello di privacy della blockchain di Bitcoin, che ora consente di mascherare le firme dei mittenti di una transazione utilizzando per l’appunto gli smart contract resi possibili da Taproot e le firme Schnorr.

Lo sviluppo del network Bitcoin

Ma questo aggiornamento porterà anche molto presumibilmente dei cambiamenti sul lungo periodo, visto che consentirà agli sviluppatori di poter creare e utilizzare smart contract più complessi anche sulla blockchain di Bitcoin.

Insieme a Lightning Network, in questo modo si apre una nuova fase di sviluppo sul protocollo Bitcoin che spalanca le porte a possibili numerose novità nei prossimi mesi o anni.

Il vero potenziale di questo aggiornamento potrebbe non svelarsi sul breve periodo, ma solo sul medio o lungo termine, ovvero quando gli sviluppatori sapranno sfruttare al massimo le nuove opportunità rese possibili da Taproot e firme Schnorr.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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