A partire da inizio ottobre la profittabilità del mining di Bitcoin è tornata ad essere molto elevata.
Summary
L’andamento della profittabilità del mining di Bitcoin
Infatti l’hashrate non è ancora tornato sui livelli massimi toccati circa a metà maggio, ovvero prima del ban cinese nei confronti del mining crypto, mentre invece il prezzo di BTC ha fatto segnare nuovi record.
Prendendo in considerazione i singoli dati giornalieri, il record annuale si sarebbe verificato a fine agosto, quando l’hashrate era ancora a 134 Eh/s, ma il 9 novembre la profittabilità giornaliera del mining di Bitcoin si è avvicinata molto a quel record annuale, grazie al prezzo schizzato sopra i 67.000$.
La cosa più curiosa però è che non è ancora stato raggiunto il record di due anni fa, quando la profittabilità giornaliera schizzò a quasi 0,5 dollari al giorno per Th/s il 26 giugno 2019.
In quella data il prezzo di BTC era solamente a circa 12.600$, ma l’hashrate era poco più di un terzo di quello attuale.
Fino a dicembre dell’anno scorso la profittabilità media stimata del mining di Bitcoin era inferiore a 0,15$ per Th/s, ma con l’impennata del prezzo, passato da meno di 20.000$ ad oltre 40.000$ in poco più di un mese, già ad inizio 2021 arrivò a sfiorare gli 0,3$.
Nel corso dell’anno solo in alcuni singoli giorni è scesa sotto gli 0,2$, mentre spesso è stata anche superiore a 0,35$.
In particolare a partire dal 7 ottobre è stata praticamente sempre sopra gli 0,3$, ovvero il doppio rispetto alla fine dello scorso anno, con un picco a 0,45$ il 9 novembre.
I miner accumulano BTC
Con una tale profittabilità non stupisce che molti miner non stiano vendendo tutti i BTC incassati, per finanziare i costi della loro attività.
Bitcoin miners are the most profitable they have been in more than two years, and they're holding more than ever and creating supply shocks by doing so #bitcoin
— ₿ Didi Taihuttu ₿ ALLIN💥 (@Diditaihuttu) November 28, 2021
Anzi, dopo un breve periodo di scarico, nella terza decade di novembre hanno iniziato nuovamente ad accumulare parte dei BTC minati.
#Bitcoin miners have started accumulating again. pic.twitter.com/0EM4H75UrT
— Bitcoin Archive (@BTC_Archive) November 23, 2021
Il fatto è che i miner devono pagare gli elevati costi della loro attività in valuta fiat, e dato che incassano solo Bitcoin sono costretti a vendere i BTC minati per poter pagare i costi del mining. Tuttavia quando il valore dei BTC incassati sale rapidamente, visto che i costi non aumentano con la stessa rapidità, possono permettersi di non venderli tutti. Quelli che non vendono vengono di fatto accumulati, spesso come riserva sul medio-lungo periodo nella speranza che possano aumentare ulteriormente di valore.
Attorno alla metà del mese i miner avevano iniziato nuovamente a vendere parte dei BTC che avevano iniziato ad accumulare a partire dai primi di ottobre, ma da una decina di giorni a questa parte hanno ripreso ad accumularli. È possibile che questo significhi che si attendano un ulteriore rialzo del prezzo.