Ricardo Navarro, un ecologista esperto di energia rinnovabile di El Salvador, in un’intervista al giornale inglese the Telegraph, ha criticato la proposta avanzata dal governo di El Salvador di utilizzare l’energia dai vulcani per il mining di Bitcoin, definendola antieconomica.
Summary
Energia del vulcano per fare mining: perché la proposta di El Salvador non va bene
Navarro, che guida il Centro di tecnologia appropriata di El Salvador, ha affermato al giornale britannico Navarro:
“La geotermia costa ancora più del petrolio, altrimenti ne useremmo già di più. Quello che finirà per succedere è che compreremo solo più petrolio”.
Allo stesso tempo ha anche parlato in modo altrettanto critico del successivo progetto del Presidente del Paese Nayib Bukele di creare la prima città bitcoin al mondo, costruita appunto vicino al vulcano per sfruttarne la sua energia geotermica.
Ha detto:
“Parlare di costruire questa città accanto a un vulcano è come pensare di essere ricco perché vivi vicino a una banca”.

L’ecologista ha poi argomentato le sue parole spiegando semplicemente quali sono i problemi che rendono questa eventualità assai difficile da attuare.
Navarro sostiene che:
“l’energia geotermica ha bisogno di vapore e acque sotterranee, cioè quella che viene trattenuta nel terreno o sotto le rocce. Ma noi abbiamo già molti problemi con la mancanza di acqua in El Salvador”.
Ma a ribadire il concetto espresso dalla ecologista salvadoregno è intervenuta anche dal direttore esecutivo dell’International Geothermal Association con sede in Germania, Marit Brommer che ha espresso altrettanto dubbi sulla proposta del governo di El Salvador.
“El Salvador è noto per il suo potenziale geotermico. Ma se promette qualcosa nei prossimi sei mesi, non sarebbe fattibile. Ci vorranno probabilmente almeno due o tre anni, e probabilmente più a lungo prima che tu possa generare elettricità”.
Questo perché, ha spiegato l’esperta di geotermia tedesca, per prelevare energia geotermica occorre una serie di infrastrutture che il Paese centroamerciano non possiede, e che dovrebbe realizzare ex novo.
A giugno la proposta di utilizzare energia geotermica dai vulcani
Il Presidente di El Salvador Bukele a giugno scorso annunciò via Twitter la proposta che il paese utilizzasse per il mining di bitcoin, attività notoriamente molto energivora, l’energia geotermica dai vulcani presenti in gran numero (25).
Il Presidente diede incarico a La Geo, una società elettrica di proprietà statale, di
“offrire strutture per l’estrazione di Bitcoin con energia molto economica, pulita al 100%, rinnovabile al 100% e a zero emissioni dai nostri vulcani”.
I’ve just instructed the president of @LaGeoSV (our state-owned geothermal electric company), to put up a plan to offer facilities for #Bitcoin mining with very cheap, 100% clean, 100% renewable, 0 emissions energy from our volcanos 🌋
This is going to evolve fast! 🇸🇻 pic.twitter.com/1316DV4YwT
— Nayib Bukele 🇸🇻 (@nayibbukele) June 9, 2021
A novembre poi l’annuncio della volontà di realizzare la prima bitcoin city al mondo, costruita vicino ad un vulcano proprio per sfruttare la sua energia geotermica, e finanziata con obbligazioni statali garantite in Bitcoin.
Ma a sentire gli esperti forse, almeno per ora, questo sembra destinato a rimanere un sogno nel cassetto.