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La lotta della FTC contro i monopoli delle big tech

Si annunciano tempi duri per le big tech degli Stati Uniti. La FTC (Federal Trade Commission, l’autorità per la concorrenza USA), guidata da Lina Khan, è determinata a rivedere la regolamentazione che fino ad ora non ha impedito a Google, Apple, Meta o Amazon, di acquisire una posizione dominante sul mercato.

FTC vs big tech

Negli anni i giganti della Silicon Valley sono cresciuti a dismisura diventando di fatto monopolisti del mercato. Come spiega bene il Wall Street Journal, questa posizione di monopolio finora è stata vista solo con gli occhi del consumatore. In pratica, l’utente finale può rivolgersi solo ad Amazon se vuol comprare qualcosa online, o a Meta se cerca un social network. Ciò che Lina Khan sta cercando di fare è cambiare paradigma. E se la posizione di monopolio oltre a danneggiare i consumatori, stia danneggiando anche i competitor? 

Parlando di marketplace, Amazon ha conosciuto una crescita strepitosa in particolare durante gli anni della pandemia. Walmart, il primo diretto concorrente di Amazon, è nettamente indietro.   

E per quanto riguarda altri settori, Meta sembra aver inaugurato la tendenza ad acquisire altri social network. Basti pensare che negli ultimi anni ha comprato Whatsapp e Instagram, cioè due tra le app più utilizzate al mondo per comunicare.

E Apple? Apple è accusata di gestire il suo app store in modo autoritario imponendo alle app di passare dal suo store per gestire i pagamenti. Avrebbe dovuto fare scuola il caso di Fortnite, rimossa dallo store di Apple, ma la causa successiva ha stabilito che Apple non occupa una posizione di monopolio. La vicenda non si chiude qui, tanto che c’è già un ricorso che dovrà essere discusso. 

Da parte loro, i big tech non si sentono affatto in posizione anti concorrenziale, sentono invece di aver apportato grandi miglioramenti alla società con i loro servizi. Amazon, ad esempio, ha offerto a tante aziende la possibilità di vendere i propri prodotti online. Ma a che prezzo? Perché tutto ciò ha degli inevitabili costi di commissione. 

FTC Facebook
La FTC ha intentato una causa a Facebook

Una battaglia legale

Sembra che la FTC però da sola non abbia i mezzi per poter intervenire e sviluppare una adeguata regolamentazione. 

Per questo, oltre a sperare in un intervento del Congresso, l’autorità intenta anche delle cause, l’ultima con Facebook. La FTC infatti sta da tempo tentando di avviare un processo che porti Facebook a vendere Instagram e Whatsapp perché le hanno fatto acquisire una posizione di monopolio. La causa è stata rigettata diverse volte, ma nei giorni scorsi un nuovo tentativo è stato accolto. Questo vuol dire che il processo si farà. 

E se Facebook monopolizzasse il Metaverso? Dopo quanto fatto con i social network e con le acquisizioni di Instagram e Whatsapp, il dubbio è lecito. Meta potrebbe acquisire altre aziende che hanno metaversi o tecnologie simili. Non è un caso che secondo Bloomberg la FTC sta già investigando la posizione di Meta, e della sua unità Oculus, rispetto al settore del metaverso, proprio per verificare che non ci sia un altro abuso di posizione dominante. 

La battaglia della FTC

È evidente che l’autorità USA è chiamata ad intervenire presto, perché il terreno della concorrenza si sta muovendo dal mondo di internet al mondo della realtà virtuale. 

Per Randal Picker, professore della University of Chicago Law School, le autorità tenteranno di muoversi per contrastare questi monopoli passando proprio per la via giudiziaria: 

“Non dimentichiamo che ognuna delle imprese di cui stiamo parlando ha fatto qualcosa all’inizio che era completamente apprezzato dal pubblico. C’è un nucleo di queste imprese che rappresenta una storia di successo americano. Questo non vuol dire che non possano andare oltre e mettersi nei guai, ma la capacità di creare grandi prodotti che la gente apprezza, questo è difficile da fare. 

Penso che il piano dell’amministrazione in questo momento sia: Testiamo i confini, e vedremo cosa dirà il sistema giudiziario a riguardo”. 

In pratica, prima del sistema legislativo, sarà il sistema giudiziario a stabilire se le big tech sono in una posizione di abuso di posizione dominante. Poi, tutto potrebbe cambiare. 

 

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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