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NYSE deposita domanda di trademark per NFT e altro

La New York Stock Exchange o NYSE ha depositato domanda di trademark per utilizzare il nome “NYSE” su prodotti crypto come NFT, software di realtà aumentata e di realtà virtuale e marketplace online. 

Questa richiesta sottolinea il sempre più interesse della Borsa di New York al mondo crypto. 

NYSE e la domanda di trademark per collegare il nome agli NFT

Secondo quanto riportato, il 10 febbraio il New York Stock Exchange ha depositato una domanda di marchio registrato presso lo United States Patent and Trademark Office, o USPTO. 

La domanda vorrebbe utilizzare il nome “NYSE” per collegarsi a prodotti come i Non-Fungible Token o NFT, ma anche software di realtà aumentata, realtà virtuale e i marketplace online.

In pratica, la Borsa di New York sarebbe in grado di fornire “beni virtuali scaricabili” per NFT e oggetti da collezione digitali. Non solo, anche “l’autenticazione dei dati nel settore degli NFT tramite la tecnologia blockchain” è inclusa. 

A tal proposito, un portavoce avrebbe detto:

“(La NYSE) considera regolarmente i nuovi prodotti e il loro impatto sui nostri marchi e protegge i nostri diritti di proprietà intellettuale di conseguenza”

NYSE e il secondo passo per avvicinarsi al mondo NFT 

La presente domanda di marchio registrato per collegarsi agli NFT, non è la prima mossa della Borsa di New York per avvicinarsi al mondo dei Non-Fungible Token o collezionabili. 

Già lo scorso aprile 2021, il NYSE ha coniato la sua prima serie di NFT con omaggi a sei titoli tecnologici che hanno debuttato sulla più grande borsa del mondo, tra cui Spotify, Roblox e Coupang. 

All’epoca, la borsa ha detto che non stava vendendo gli NFT, ma solo coniandoli, apparentemente per scopi commemorativi.

L’annuncio era stato pubblicato su LinkedIn di del presidente del NYSE, Stacey Cunningham. 

I marchi registrati per proteggersi nel metaverso

NYSE segue quello che altre imprese globali o nomi di personaggi famosi nel mondo hanno fatto per proteggersi nel mondo del metaverso. 

È il caso della proprietà di Kobe Bryant, ex giocatore di basketball dell’NBA morto il 26 gennaio 2020 a seguito di un incidente col suo elicottero, che ha depositato tre domande di trademark per i beni virtuali così da proteggere il suo nome nel metaverso. I depositi sono “Kobe Bryant”, “Mamba Forever” e “Mambacita”. 

Non solo, anche il colosso del fast food McDonald’s ha depositato dieci nuove domande di trademark per costruire “ristoranti virtuali con prodotti reali e virtuali” e pertanto anche nel metaverso. Il metaverso ha attratto anche altre aziende come Nike, Ferrari, Walmart, Nvidia, Adidas, Epic Games, Microsoft ed Apple, oltre chiaramente al grande progetto di Facebook che punta proprio sul metaverso per il suo futuro business di social network.

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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