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Il Report sugli exchange di Crypto Compare

Sono stati resi noti i dati dell’ultimo report sui principali exchange di criptovalute realizzato dalla società Crypto Compare.

I risultati del nuovo report sugli exchange di Crypto Compare 

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Il nuovo report Exchange Benchmark di Crypto Compare

Sono stati resi noti i risultati dell’ultimo rapporto che analizza i principali exchange di criptovalute, realizzato dalla società di analisi Crypto Compare.

L’Exchange Benchmark di Crypto Compare classifica più di 150 exchange globali per portare trasparenza e responsabilità, analizzando il differente grado per la valutazione del rischio. Il benchmark della società assegna un grado da AA a F per indicare dalle società più affidabili a quelle maggiormente rischiose. 

Il processo assomiglia un po’ alla logica delle agenzie di rating come Moody’s, Fitch o Standard and Poor’s per nominarne alcune tra le più importanti a livello globale. 

Secondo i risultati emersi dalla ricerca, Coinbase (con un punteggio totale di 89,1) è l’exchange considerato più affidabile e sicuro, precedendo in ordine Gemini, Bitstamp, e Binance. Tutti e quattro hanno ricevuto il grado di doppia AA. 

Delle società considerate di primo livello, Coinbase, Gemini, Bitstamp e Binance sono le sole ad aver ricevuto il rating AA. 11 hanno ricevuto un rating A, 27 un rating BB e 37 hanno avuto un rating B. 80 infine sono gli exchange definiti di livello inferiore.

Gli exchange di primo livello

Le 78 società considerate di alto livello hanno ampliato la loro quota di mercato dall’89% nell’agosto 2021 al 96% nel febbraio 2022, sia come vendita al dettaglio che come volumi da parte dei trader professionisti.

Questi exchange hanno scambiato un totale di $1,5 trilioni a febbraio.

2022 rispetto a 62 miliardi di dollari per gli exchange considerati di livello inferiore.

Rispetto al precedente rapporto Exchange Benchmark pubblicato nel 2019, il settore ha visto un ampio consolidamento, con volumi di scambio per i top exchange in forte crescita. 

Mentre gli exchange meno competitivi hanno faticato: ci sono state 54 chiusure di exchange di livello inferiore dal giugno 2019. La maggior parte di queste società erano diffuse a livello globale, ma quelle con sede in Cina hanno visto il maggior numero di chiusure (6), principalmente a causa della repressione del governo cinese sul settore. 

Per quanto riguarda i problemi di sicurezza, circa il 4% egli exchange hanno subito attacchi hacker, mentre il 29% degli exchange afferma di detenere più del 95% delle criptovalute in portafoglio cosiddetti freddi (contro il 27% ad agosto 2021 e il 20% a febbraio 2021). Il 60% circa impone agli utenti severi requisiti di verifica dell’ID (contro il 64% di agosto 2021 e il 66% di febbraio 2021).

Il 99% offre l’autenticazione a 2 fattori (contro il 95% ad agosto 2021 e 97% a febbraio 2021). Il 24% di exchange utilizza i servizi di un fornitore di custodia per memorizzare l’utente asset (vs 23% ad agosto 2021 e 18% a febbraio 2021).

Le entrate del settore

A metà marzo un report della società di consulenza finanziaria Opimas aveva registrato come le entrate commerciali globali generate dagli scambi di criptovalute abbiano raggiunto i 24,3 miliardi di dollari nel 2021 superando per la prima volta in assoluto le entrate totali generate dalle borse tradizionali come la Borsa di New York e il Nasdaq.

L’aumento rispetto al 2020 sarebbe stato del 600%.

Suzannah Balluffi, analista responsabile per Opimas del settore degli asset digitali, in una nota di commento ai dati ha così commentato: 

“Questo è un bel cambiamento rispetto a solo un anno prima, quando gli scambi tradizionali avevano entrate quattro volte maggiori rispetto agli scambi del mondo delle criptovalute. I vecchi e venerabili nomi come New York Stock Exchange, Nasdaq, Deutsche Borse e CME sono stati tutti lasciati nella polvere dalle startup crittografiche Binance e Coinbase.”

Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo è genovese di nascita ma milanese di adozione. E' laureato in scienze politiche. E' un giornalista, blogger, scrittore, esperto di marketing e digital advertising. Dopo una lunga esperienza nel marketing tradizionale, comincia attività con il web e il digital advertising nel 2011 fondando una società Le enfants. Da sempre appassionato di web e innovazione, nel 2018 approfondisce le tematiche legate alla blockchain e alle criptovalute. Trader indipendente in criptovalute dal marzo 2018, collabora con aziende del settore come content marketing specialist. Nel suo blog. mediateccando.blogspot.com, da tempo si occupa soprattutto di blockchain, che considera come la più grande innovazione tecnologia dopo Internet. A novembre è prevista l'uscita del suo primo libro sulla blockchain e il fintech.
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