In Cina, l’Alta Corte ha dichiarato che Bitcoin è soggetto ai diritti di proprietà ed è quindi un bene protetto dalla legge.
Summary
L’Alta Corte della Cina si pronuncia sul Bitcoin
La settimana scorsa, nel canale Wechat del tribunale è stato pubblicato il seguente messaggio:
“Nella pratica processuale vera e propria, il Tribunale del Popolo ha formato un’opinione unificata sulla posizione legale del Bitcoin e l’ha identificato come una proprietà virtuale”.
Per questo motivo il tribunale del distretto di Shanghai ha dato ragione ad un holder di Bitcoin, nella persona di Cheng Mou, che aveva fatto causa all’imputato Shi Moumou, a cui aveva prestato 1 Bitcoin e che gli negava la restituzione del bene.
La sentenza è stata infatti emessa a seguito di una causa intentata nell’ottobre 2020, durante la quale l’accusatore chiedeva la restituzione di un prestito del valore di 1 BTC.
Shi Moumou dovrà quindi restituire 1 Bitcoin, anche se attualmente, rispetto ai valori del prestito, il prezzo di BTC è sceso.
Bitcoin e le criptovalute in Cina
Si tratta di una vera e propria svolta per quanto riguarda la regolamentazione di Bitcoin in Cina, visto che tempo fa aveva decretato che il trading delle criptovalute non fosse legale nel Paese.
L’Alta Corte del popolo cinese ha i massimi poteri, ma solo a livello provinciale, quindi bisognerà capire anche se i tribunali di livello più alto saranno d’accordo con la sentenza.
L’avvocato Liu Yang ha spiegato ai media locali che si tratta di un “punto di riferimento significativo per le controversie civili relative a Bitcoin”, anche se non è così convinto che possa avere un riscontro sulle norme vigenti in Cina riguardo al settore.
Blockchain ed NFT in Cina

Nonostante il trading e mining crypto siano ormai vietati in Cina, il Paese continua a sperimentare progetti in ambito blockchain e supporta anche gli NFT.
Infatti, ad inizio 2022 la Cina ha annunciato il lancio dei propri NFT finanziati dallo Stato cinese e creati dalla Blockchain Service Network (BSN).
Inoltre, in Cina si sta sperimentando lo Yuan digitale e a inizio gennaio è stato lanciato a tal scopo anche un’app wallet per gestirlo.
Il Paese sarebbe infatti in una fase avanzata nel progetto di questa CBDC.