Dopo il collasso del progetto Terra-LUNA e della stablecoin dell’ecosistema, UST, il Dipartimento del Tesoro negli UK ha dichiarato di voler regolare maggiormente il settore.
In particolare, uno dei portavoce del Dipartimento ha dichiarato al Telegraph che il governo inglese si preoccuperà delle stablecoin utilizzate come metodo di pagamento per beni e servizi:
“La legislazione per regolamentare le stablecoin, laddove utilizzate come mezzo di pagamento, farà parte del Financial Services and Markets Bill, annunciato nel discorso della regina. Ciò creerà le condizioni affinché emittenti e fornitori di servizi possano operare e crescere nel Regno Unito, garantendo nel contempo stabilità finanziaria e standard normativi elevati”.
Addirittura anche il Principe Carlo sarebbe intervenuto sul tema quando la scorsa settimana, nel suo discorso al posto della Regina, ha spiegato quale sarà l’agenda del parlamento dei prossimi anni. Tra queste, anche due proposte di legge specificamente riguardanti le crypto.
Summary
La regolamentazione crypto e stablecoin negli UK

Probabilmente, questo non è stato solo causato dal collasso di Terra-LUNA e della stablecoin del progetto, visto che è già dallo scorso anno che il governo UK sta lavorando per fare del Paese un hub che sia ospitale per le crypto, includendo anche una più chiara regolamentazione di questi asset, inclusi gli NFT.
Questa proposta di legge a cui sta lavorando anche la Royal Mint, ovvero la zecca di Stato, dovrebbe essere pronta entro l’estate.
Rishi Sunak, cancelliere britannico, ha spiegato che questo piano:
“Garantirà che il settore dei servizi finanziari del Regno Unito sia sempre all’avanguardia nella tecnologia e nell’innovazione”.
Anche la FCA, ovvero l’autorità UK che vigila sui mercati finanziari, già da inizio 2022 si era detta pronta a voler regolamentare le criptovalute e in tal senso aveva pubblicato un “Consultation Paper” di 186 pagine intitolato “Rafforzare le nostre regole sulla promozione finanziaria di investimenti ad alto rischio, comprese le criptovalute”.
La CBDC inglese e gli NFT
Già nell’ottobre del 2021 l’Inghilterra aveva iniziato a lavorare alla propria valuta digitale di Stato (CBDC) e di recente ha anche deciso di creare i propri NFT.
Infatti, il governo inglese, da sempre piuttosto negativo in fatto di crypto, il mese scorso ha deciso di creare un NFT da emettere entro l’estate. In particolare, l’annuncio era stato fatto ad inizio aprile del 2022 da parte del Ministero dell’economia e delle finanze UK e in particolare dal Ministro del Tesoro britannico John Glen durante l’Innovate Finance Global Summit.
Chancellor @RishiSunak has asked @RoyalMintUK to create an NFT to be issued by the summer.
This decision shows the the forward-looking approach we are determined to take towards cryptoassets in the UK. pic.twitter.com/cd0tiailBK
— HM Treasury (@hmtreasury) April 4, 2022
Questo NFT servirebbe a segnalare l’impegno del governo inglese verso un “approccio lungimirante” nei confronti delle criptovalute.
Il 24% degli inglesi è pronta ad investire in crypto
Causa di tutto questo interesse per il mondo delle criptovalute da parte del governo è forse il fatto che il popolo inglese sia particolarmente propenso a questi asset.
Infatti, a fine marzo 2022 un sondaggio realizzato da OnePoll e commissionato da Tokenise ha rivelato che il 24% degli inglesi sono pronti ad investire in token o NFT. Per realizzare il sondaggio sono state intervistate ben 2.000 persone nel corso dell’ultimo trimestre del 2021.