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Il Governo inglese si muove a tutela dei danni derivanti dalle stablecoin fuori controllo

Il 12 maggio la stablecoin UST perdeva il 99% del proprio valore seppur con tutte le tutele che la rendevano “sicura”. 

Terra è legata a doppio filo algebricamente al valore del dollaro e questo tutelava sia lei che il token Luna da eventuali oscillazioni troppo importanti, tuttavia qualcosa è andato storto. 

Il sistema ha mostrato il fianco a delle fragilità e la valuta è crollata azzerando il proprio valore e arrecando danni mostruosi, tanto da far ricordare l’evento come uno dei pochissimi cigni neri delle criptovalute. 

La perdita ingente degli investitori ha portato il potere giudiziario di tutto il mondo ad interrogarsi per tutelare gli investitori e il sistema stesso (stati, strutture sovranazionali, fondi ecc). 

Il Regno Unito a seguito della recente debacle della stablecoin Terra e del suo token Luna sta lavorando per migliorare la tutela degli investitori e dell’economia inglese 

stablecoin governo inglese
Il Regno Unito mira a tutelare i propri investitori dai rischi derivanti da quanto accaduto all’ecosistema Terra

Il caso della Corea del Sud al momento è molto pesante e vale la pena parlarne per capire la gravità del problema. 

Terraform Labs, l’organizzazione guidata del progetto di Do Kwon (fondatore di Terra Luna) è oggetto di indagine da parte dell’ufficio del procuratore del distretto meridionale di Seoul.

Il ministro della giustizia sud-coreano Dong-hoon Han ha creato un’unità investigativa ad hoc, il team investigativo congiunto sui crimini finanziari che si occuperà di questo caso. 

Meno drastico ma altrettanto fermo, l’approccio del Regno Unito che, pur muovendosi a tutela degli investitori e del sistema finanziario, non ha intentato una causa ma mira a prevedere ove possibile e ad evitare nel concreto problemi derivanti da eventuali crack di criptovalute, in particolare di stablecoin. 

Il Tesoro del Regno Unito sta mettendo mano a un documento che dia maggiori poteri alla Banca Centrale inglese così da osservare da vicino gli emittenti di stablecoin. 

Il documento potrà essere ampliato fino al 2 di agosto e mira a migliorare la normativa già esistente. 

In una nota il Tesoro ha detto:

“Dall’impegno iniziale a regolamentare alcuni tipi di stablecoin, gli eventi nei mercati delle criptovalute hanno ulteriormente evidenziato la necessità di una regolamentazione adeguata per aiutare a mitigare i rischi per i consumatori, l’integrità del mercato e la stabilità finanziaria”.

Il FMI SAR, il regime di amministrazione speciale delle infrastrutture del mercato finanziario, si evolverà successivamente nel framework di base per affrontare i progetti delle stablecoin fallite e se uno di questi dovesse minacciare la stabilità finanziaria, potrà avviare il processo di insolvenza. 

Anche la Cina stringe le maglie del diritto nel rapporto con le criptovalute 

La Cina parte notoriamente da una posizione molto sospettosa nei confronti delle criptovalute, al punto da averne proibito gli scambi al suo interno. 

L’Economic Daily, giornale filogovernativo cinese parlando del fallimento di Terra, ha esaltato la ferrea legge sulle criptovalute del governo.

Li Hualin nel suo articolo evidenzia gli sforzi del sol levante nello schivare i rischi di investimento nelle stablecoin. Zhou Maohua della China Everbright Bank ha dichiarato come le agenzie di regolamentazione lavoreranno all’ampliamento delle normative già esistenti a tutela del Paese e degli investitori soprattutto in ambito stablecoin. 

George Michael Belardinelli
George Michael Belardinelli
Ex Corporate manager presso Carifac Spa e successivamente Veneto Banca Scpa, blogger e Rhumière, negli anni si appassiona alla filosofia e alle opportunità che l'innovazione e i mezzi di comunicazione ci mettono a disposizione, in fissa con il metaverso e la realtà aumentata
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