HomeCriptovaluteMiningMining di Bitcoin: introiti calati del 21%

Mining di Bitcoin: introiti calati del 21%

Nel mese di maggio le entrate del mining di Bitcoin sono scese del 21,6%, a causa di un mancato aggiustamento della difficulty a fronte di un elevato hashrate. 

La profittabilità legata al mining di Bitcoin è in calo

Il numero di BTC incassati è rimasto sempre più o meno costante, ma è diminuito in modo sensibile il loro valore. 

Secondo una recente ricerca di The Block Research il mese scorso i miner in tutto hanno incassato circa 906,2 milioni di dollari, mentre ad aprile erano stati 1.160. Rispetto ad ottobre 2021, quando l’incasso fu di 1.720 milioni, il calo si attesta attorno al 47%. 

Da notare che questo calo non ha influito quasi per nulla sul corretto funzionamento della rete, visto che i periodici aggiustamenti della difficulty riducono i costi al ridursi degli incassi, ma paradossalmente non ha influito nemmeno sulla potenza di calcolo investita complessivamente. 

Infatti, ad aprile è stata mediamente superiore ai 200 Ehash/s, mentre a maggio è salita ancora sopra i 210 Ehash/s. Ad ottobre 2021 era di poco superiore ai 150 Ehash/s. 

Tuttavia bisogna sempre ricordare che mentre il valore dei BTC incassati varia molto e molto velocemente, l’hashrate oscilla di meno, e soprattutto molto lentamente, visto che per aumentarlo bisogna acquistare ed installare nuovi macchinari. 

Il risultato di questa dinamica è stato un crollo della profittabilità del mining, che probabilmente nelle prossime settimane potrebbe portare ad una riduzione dell’hashrate, con i miner che potrebbero spegnere le macchine meno efficienti in modo da evitare di andare in perdita. 

Ad ottobre 2021 la profittabilità media era di circa 0,3 dollari al giorno per Th/s, mentre ad aprile 2022 era già scesa a 0,2. A maggio è ulteriormente scesa poco sopra gli 0,1$ al giorno. Era da dicembre 2020 che non si vedeva un livello così basso per quanto concerne la profittabilità del mining di Bitcoin, anche se non si è ancora ai minimi storici degli ultimi anni, toccati ad ottobre 2020. 

Prezzo di BTC, hashrate, difficulty e profittabilità per i miner

La stragrande maggioranza delle entrate per i miner deriva ancora dai Bitcoin creati e dati in premio a chi riesce a minare per primo un blocco (890 milioni di dollari a maggio), mentre solo una piccola parte deriva dalle commissioni sulle transazioni (16 milioni). Tuttavia, a maggio la quota degli incassi dei miner derivante dalle commissioni è salita all’1,87%.

In realtà a partire dai giorni seguenti l’implosione di Terra, l’hashrate di Bitcoin ha terminato la fase di crescita in atto da luglio dell’anno scorso. Negli ultimi giorni, invece, sembra essere iniziata una fase di calo. 

Con una profittabilità così bassa è inevitabile, tanto che potrebbe essere inevitabile anche una riduzione della difficulty prevista per mercoledì prossimo. Per ora l’ipotesi è quella di una riduzione del 4%. 

Già il 25 maggio era avvenuta una prima riduzione dai massimi storici assoluti di metà maggio. Fintantoché il prezzo di BTC non tornerà ampiamente sopra i 32.000$ è molto difficile immaginare che profittabilità del mining e difficulty possano tornare a salire.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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