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Facebook (FB) cambia ticker in META per il titolo quotato

Il giovane Mark Zuckerberg già aveva in testa l’idea di uno spazio comunicativo che si è evoluto negli anni fino a diventare il colosso che è oggi. La sua fondazione è del 2004 ma l’upgrade è scattato lo scorso ottobre quando un po’ con sorpresa la società ha annunciato il cambio di nome e di strategia per i prossimi anni con la bussola puntata al metaverso. Il nome scelto, infatti, è stato proprio Meta. 

Da inizio anno ad oggi per una moltitudine di cause il titolo ha perso più del 40%, non certo una grande annata, e nell’ultima sessione ha perso un ulteriore 6%. 

La sessione di ieri, infatti, sarà nota come quella del cambio ufficiale del nome anche nel listino azionario da FB, Facebook appunto, a META. Cosa ha scatenato questa serie apparentemente senza battute di arresto, di perdite per il colosso dei social?

Il cambio di ticker di Facebook (FB) in META non è l’unica causa della perdita del titolo in Borsa

facebook meta titolo
Da oggi il titolo di Meta (ex Facebook) avrà il ticker di META in Borsa, anziché FB

Una debacle del 42% è in linea con quella di altre aziende del comparto e nell’anno nero che il mercato sta vivendo sarebbe strano il contrario, ma Meta ha delle criticità importanti a prescindere da un annata no, guerra in Ucraina, crisi energetica, inflazione e alcune criticità legate alle stablecoin nel mondo crypto. Questi fattori hanno creato problemi un po’ a tutte le società quotate o meno. Tuttavia le difficoltà di Facebook non sono solo queste ma ce ne sono di altre più profonde. 

L’anno scorso il team di Facebook si era reso conto che era in atto uno svuotamento di utenti dall’ex social catalizzatore di giovani per eccellenza a vantaggio di format più smart e appetibili secondo le nuove generazioni, con conseguente spostamento del volume d’affari generato dalle ads e dal commerciale. 

In sostanza social come TikTok, ma anche in parte Instagram stavano concentrando su di sé i giovani la vera linfa vitale di queste aziende, coloro che più seguono le mode e che spendono mediamente di più. 

Il metaverso che sempre più sta prendendo piede, sembrava la direzione giusta (e lo è) per offrire qualcosa di rivoluzionario agli utenti che si troveranno non più a fruire di un social interagendo a distanza ma vivendoci dentro come una sorta di realtà aumentata o mondo parallelo. Questa trasformazione però, ovviamente non si fa in un giorno e ha richiesto enormi investimenti da parte di Zuckerberg. 

La società ha investito miliardi e miliardi in questa direzione e il cambio del nome è solo l’inizio. Quest’anno di incubazione porterà verso i primi significativi passi nella nuova era dei social per cui in parte queste perdite allo stock possono essere giustificate in attesa di un futuro roseo. 

La perdita del 6% al cancelletto di partenza ufficiale che decreta lo spartiacque tra Facebook e Meta non sarà il risultato più auspicabile ed ha scatenato qualche ilarità sui social specialmente su Twitter. Secondo Barrons (news dal mondo della finanza) una “riduzione significativa del volume degli scambi tende a seguire un cambio di ticker”, è del tutto in linea con la casistica ad oggi riscontrabile. 

George Michael Belardinelli
George Michael Belardinelli
Ex Corporate manager presso Carifac Spa e successivamente Veneto Banca Scpa, blogger e Rhumière, negli anni si appassiona alla filosofia e alle opportunità che l'innovazione e i mezzi di comunicazione ci mettono a disposizione, in fissa con il metaverso e la realtà aumentata
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