In un report pubblicato ieri, Goldman Sachs ha suggerito di vendere le quote di Coinbase (COIN).
La banca d’affari americana è, infatti, passata da un rating “neutrale” ad un “sell”, mettendo come target il prezzo di $45. Ovviamente il motivo è presto detto: i ribassi del mercato crypto e il fatto conseguente che COIN è sceso del 5.7% quotando $59.40 nel trading premarket.
Inoltre, nello stesso report, Goldman Sachs si è detto negativo anche sulle quote di Robinhood (HOOD) con un prezzo target di $9.50, anche se le quote dell’azienda sono salite del 2.6% arrivando a $8.21.
Come ha riportato Yahoo Finance, l’analista Will Nance ha spiegato:
“Crediamo che i livelli degli asset crypto e i volumi di trading implicheranno un ulteriore degrado nella base delle entrate di COIN”.
Ed è per questo che Goldman Sachs si aspetta che le revenue dell’azienda diminuiscano addirittura del 61% durante quest’anno 2022, anche se è salito del 514% nel 2021, quando il mercato crypto era ai suoi massimi.
Summary
Notizie negative in casa Coinbase
In effetti, notizie di poche settimane fa riferivano che Coinbase è pronto a licenziare il 18% del suo staff, proprio a causa del mercato bearish.
Inoltre, non da poco la notizia di pochi giorni fa secondo cui Coinbase ha deciso di chiudere la piattaforma Pro per trader professionisti per “arginare il conseguente consumo di denaro”, conseguente proprio alle perdite di utenti e di volumi. In totale pare che verranno licenziate oltre 1100 persone.
Durante il mese di maggio Coinbase era anche stato surclassato in termini di volumi dalla piattaforma FTX, secondo un report pubblicato da Kaiko. Questo non era mai avvenuto prima d’ora.
FTX ora vuole Robinhood?
Addirittura FTX pare stia talmente sbarcando il lunario che ora pensa ad acquisire Robinhood.
BREAKING: FTX is reportedly considering a deal to acquire Robinhood.
— Watcher.Guru (@WatcherGuru) June 27, 2022
Si tratta ancora di una voce, ma l’articolo è stato pubblicato poco fa su Bloomberg citando una fonte anonima, ma interna all’azienda.
Poco dopo, il CEO di FTX ha, invece, dichiarato a Blockworks che si tratterebbe di una voce infondata.
Chi licenzia e assume nel mondo crypto e non solo
Nel frattempo, anche Tesla sta tagliando il suo personale del 10%, ma a causa della prolungata chiusura della gigafactory di Shanghai, che è ad oggi il sito di maggiore produttività dell’azienda.
Forse è proprio per questo motivo che stando a Google Trends, come ha rivelato Cryptojobslist.com, le ricerche per “lavori crypto da remoto” sono cresciute del 560% in tutto il mese di giugno.
Inoltre, ci sono comunque aziende che durante questo crypto market in fase bearish stanno continuando ad assumere, come ad esempio OKX, Kraken, FTX, Bitget, Binance, Ripple, Polygon e OpenSea. Mentre, oltre a Coinbase e Tesla, sta anche licenziando Gemini, BlockFi, Crypto.com e Bitpanda.