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Regno Unito: aggiungere Bitcoin e crypto in nuovi prodotti di investimento

I gestori di fondi britannici stanno facendo pressione sul governo del Regno Unito per riuscire a istituire una nuova classe di fondi che includa Bitcoin e crypto come nuovi prodotti di investimento. 

Regno Unito: la pressione sul governo per includere Bitcoin e crypto come nuova classe di fondi

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Il Regno Unito vuole innovare l’offerta di prodotti finanziari sfruttando la tecnologia blockchain e DLT

Secondo quanto riportato dal Financial Time, pare che la Investment Association, organismo che rappresenta l’industria britannica della gestione patrimoniale, chiederà al governo e alle autorità di regolamentazione di lavorare per approvare i fondi negoziati su blockchain che emetteranno token digitali agli investitori, invece delle tradizionali azioni o quote di fondi.

A tal proposito, l’organismo proporrà anche la creazione di una nuova task force per esaminare come la tecnologia dei DLT potrebbe accelerare la creazione di nuovi prodotti e servizi, consentendo ad un maggior numero di investitori di personalizzare i propri portafogli con partecipazioni in società private, Bitcoin e criptovalute.

Non solo, i fondi negoziati su blockchain, noti anche come fondi tokenizzati o on-chain, potrebbero essere lanciati già alla fine del secondo trimestre del 2023 se la Financial Conduct Authority accelerasse l’approvazione normativa.

Chris Cummings, direttore generale dell’Investment Association, ha commentato la notizia come segue:

“Una maggiore innovazione aumenterà la competitività complessiva del settore dei fondi del Regno Unito e migliorerà i costi, l’efficienza e la qualità dell’esperienza di investimento”.

Regno Unito: accogliere e sviluppare fondi tokenizzati 

La richiesta di supporto normativo da parte del governo del Regno Unito sui fondi tokenizzati e sull’aggiunta di Bitcoin e crypto in nuovi prodotti d’investimento, esprime due facce della stessa medaglia. 

Infatti, se da un lato avviene il riconoscimento legale e regolamentato delle crypto e blockchain, dall’altro il governo può intervenire per controllare il mercato, magari introducendo tasse e altri suoi strumenti. 

Brian McNulty, amministratore delegato di FundAdminChain, gruppo di tecnologia finanziaria che sta collaborando con la Borsa di Londra e quattro gestori patrimoniali globali per sviluppare fondi tokenizzati per il mercato britannico, ha detto:

“I gestori patrimoniali si sono resi conto che esiste il potenziale per generare alfa [rendimenti di mercato] attraverso la tokenizzazione. I fondi tokenizzati possono offrire maggiore trasparenza, regolamento istantaneo, miglioramenti nei dati e nelle analisi che contribuiranno a un sistema più efficiente per gli investitori, ma abbiamo bisogno di un supporto normativo per garantire che il Regno Unito rimanga competitivo con le altre giurisdizioni”.

Mentre, come fanno notare su Twitter, ecco l’altra faccia della medaglia. 

“L’industria britannica dell’asset management ha formato una task force per studiare come gli investitori possano aggiungere #Bitcoin e criptovalute ai loro portafogli utilizzando nuovi prodotti di investimento – Financial Times. Vogliono le TASSE!”

Regolamentazione UK e CEO di Coinbase 

Brian Armstrong, CEO di Coinbase, scrive su Twitter per sottolineare il buon lavoro che il Regno Unito sta facendo in tema di regolamentazione crypto:

Nel tweet cita anche l’Unione Europea, affermando che entrambi stanno contribuendo alla creazione di un quadro normativo che sia chiaro ed uniforme per l’intero mercato crypto. 

Il suo commento, però, genera un po’ di confusione, in quanto poche settimane fa il Regno Unito ha deciso di non seguire le direttive europee per le disposizioni riguardo le attività di riciclaggio del denaro attraverso le crypto. Infatti, in UK per ora non si tracceranno e non si fisseranno regole stringenti per i wallet non custodial. 

Hub Crypto Globale

A inizio giugno, il direttore generale del ministero per i servizi finanziari, Gwyneth Nurse, aveva affermato che il Regno Unito avrebbe testato la tecnologia blockchain per i mercati tradizionali, con la missione di diventare un “hub crypto globale”. 

In questo senso, Nurse avrebbe sostenuto come la tecnologia di base delle crypto, potrebbe essere utilizzata presto nel Paese per la negoziazione e il regolamento di azioni e obbligazioni.

La blockchain viene quindi testata per rendere l’infrastruttura del mercato finanziario più innovativa ed efficiente. 

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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