HomeBlockchainAnche Cardano entra nel confronto/scontro sul Proof-of-Stake

Anche Cardano entra nel confronto/scontro sul Proof-of-Stake

In questi giorni si sta parlando sempre di più delle differenze tra gli algoritmi di consenso PoS (Proof-of-Stake) e PoW (Proof-of-Work). 

Infatti, mentre Ethereum sta passando da PoW a PoS, Bitcoin rimarrà con PoW. 

L’infinita lotta tra i sostenitori del Proof-of-Stake e quelli del Proof-of-Work

mining pow pos stake
Continua la discussione tra promotori del PoW e del PoS

Questa dinamica sta generando un vero e proprio confronto/scontro tra chi ritiene PoW inevitabilmente migliore di PoS, e chi, invece, afferma che sia meglio PoS. 

In particolare i massimalisti di Bitcoin sostengono che PoS sia troppo problematico per una piattaforma così ampiamente utilizzata come Ethereum, mentre i sostenitori di Ethereum sostengono che PoS ormai abbia dimostrato di poter funzionare bene. 

Negli ultimi giorni anche lo stesso co-fondatore di Ethereum, Vitalik Buterin, ha preso parte a questo confronto, a cui si è aggiunto anche il fondatore di Cardano, Charles Hoskinson. 

Tutto nasce da un tweet del massimalista Bitcoin, Jimmy Song, secondo cui PoS non risolverebbe il problema dei generali bizantini. 

Il problema dei generali bizantini è un problema informatico riguardante il raggiungimento del consenso in situazioni in cui è possibile la presenza di errori. La soluzione al problema deve essere quella di trovare un accordo comunicando solo tramite messaggi, anche nel caso in cui vi siano informazioni discordanti.

PoW risolve il problema, mentre per Song, PoS non lo risolverebbe, finendo quindi necessariamente per non consentire il raggiungimento di una forma di consenso realmente decentralizzata.

Il punto chiave pertanto è proprio quello della decentralizzazione: Song, infatti, non è l’unico ad avere dubbi sul fatto che PoS non consenta in realtà una vera e propria decentralizzazione. 

Le risposte dei big: Vitalik Buterin e Charles Hoskinson

Il primo a rispondere è stato Buterin:

Buterin, però, non ha risposto all’obiezione di Song riguardo il problema dei generali bizantini, e quindi della decentralizzazione, ma solo riguardo l’atteggiamento un po’ arrogante di Song. 

In seguito è arrivata anche la risposta di Hoskinson. 

Anche il fondatore di Cardano non ha risposto al problema sollevato da Song sulla decentralizzazione del PoS, ma solo riguardo l’atteggiamento di Song. 

La questione che riguarda la presunta arroganza o maleducazione di Jimmy Song è totalmente irrilevante quando si tratta di affrontare il tema della reale decentralizzazione delle piattaforme basate su Proof-of-Stake. Inoltre, essendo Song uno sviluppatore Bitcoin, ha poco senso scegliere semplicemente di ignorare completamente le sue obiezioni, sebbene siano di parte. 

Ultimamente, infatti, alcune blockchain basate su PoS hanno dimostrato di non essere veramente decentralizzate. Quindi è lecito chiedersi se Cardano, e poi Ethereum, possano realmente esserlo, o perlomeno garantire livelli di decentralizzazione paragonabili a quelli di Bitcoin

Forse, però, sarà solo il futuro a rispondere a questa domanda, perchè nel caso in cui le problematiche emerse di recente su alcune blockchain basate su PoS dovessero emergere anche su Ethereum, dopo il Merge, allora la risposta sarà negativa. Se, invece, passeranno mesi o anni senza che si presentino questi problemi, la risposta sarà positiva. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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