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USA: dov’è più conveniente il crypto mining

Analizzando i report sul costo dell’energia nei singoli Stati USA, Hawaii è lo stato dove è meno conveniente fare mining. 

Gli Stati USA in cui costa di meno il crypto mining

bitcoin costo mining
Costo medio per minare 1 BTC nei vari Stati USA

Dopo un 2021 in cui il mining di Bitcoin ha dovuto subire il divieto da parte della Cina, il 2022 con i suoi aumenti generalizzati di materie prime e costi di energia, ha sicuramente inferto un altro duro colpo alla dispendiosa attività di minare BTC.

Molti Stati, proprio per risparmiare energia, pensano addirittura a mettere il bando a questa attività, come ha proposto di recente lo Stato di New York, decisione a cui il neo sindaco della città, Eric Adams, noto sostenitore della criptovalute, si è opposto duramente. 

Indubbiamente, però, il problema del costo dell’energia e del conseguente grande consumo energetico del mining sta determinando una situazione assai difficile per i minatori, che sono spesso costretti ad emigrare in Stati in cui l’energia è abbondante e a basso costo. Il Texas e il Kazakistan ne sono un esempio. Oppure si dovrebbero trovare nuove forme di energia per svolgere la propria attività, unirsi alle mining pool per cercare di rendere il tutto più sostenibile. 

Il consumo di energia durante l’estrazione della valuta ha raggiunto un picco record nel gennaio 2022, dopo una diminuzione nel luglio 2021.

https://twitter.com/WatcherGuru/status/1546196950541819904?s=20&t=8wV8elNqHxjxlnunp6rJ-Q

Da quando la Cina ha posto il bando al mining, gli Stati Uniti sono diventati il principale serbatoio di mining pool e farm al mondo, con Stati come il Texas, Washington o la Luisiana tra i preferiti proprio per il loro basso costo dell’energia.

Il costo dell’energia nei principali Stati 

Ma chiaramente il costo dell’energia non è uguale in tutti i 50 Stati che compongono gli USA. In California e Connecticut pagherai da 18 a 19 centesimi per kilowattora, mentre in Texas, Wyoming, Washington e Kentucky si paga meno della metà, secondo i dati del Global Energy Institute.

Fred Thiel, CEO di Marathon Digital Holdings, specialista nel mining di criptovalute, ha previsto che la maggior parte delle nuove aziende che svolgono l’attività di mining che si trasferiscono in Nord America, saranno alimentate da energie rinnovabili o gas compensato da crediti di energia rinnovabile.

Stephen McKeon, un professore associato di finanza presso l’Università dell’Oregon, afferma:

“Ci sono due input principali per la produzione per il mining di Bitcoin: hardware ed energia. L’hardware può essere utilizzato ovunque con una connessione Internet, quindi le regioni migliori sono quelle con i costi energetici più bassi. Negli Stati Uniti tendono ad essere regioni come il Pacifico nord-occidentale, dove le energie rinnovabili come l’energia idroelettrica sono le componenti dominanti nella generazione mescolare.”

Tornando al discorso dei migliori Stati americani in cui è più profittevole minare, in testa alla classifica si trova la Georgia con 13.143 dollari per minare 1 Bitcoin, seguita da Louisiana, Oklahoma Washington e Texas. 

Mentre lo Stato dove questa attività risulta meno profittevole per i costi energetici è quello delle Hawaii con circa 54.000 dollari di costo per minare un singolo Bitcoin.

Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo è genovese di nascita ma milanese di adozione. E' laureato in scienze politiche. E' un giornalista, blogger, scrittore, esperto di marketing e digital advertising. Dopo una lunga esperienza nel marketing tradizionale, comincia attività con il web e il digital advertising nel 2011 fondando una società Le enfants. Da sempre appassionato di web e innovazione, nel 2018 approfondisce le tematiche legate alla blockchain e alle criptovalute. Trader indipendente in criptovalute dal marzo 2018, collabora con aziende del settore come content marketing specialist. Nel suo blog. mediateccando.blogspot.com, da tempo si occupa soprattutto di blockchain, che considera come la più grande innovazione tecnologia dopo Internet. A novembre è prevista l'uscita del suo primo libro sulla blockchain e il fintech.
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