La famosa società di consulenza delle Big Four, KMPG, sarà responsabile dell’audit della nuova stablecoin peggata alla sterlina britannica, GBPT.
A lanciare questo progetto è l’azienda fintech Blackfridge. Presto questo cosiddetto “pound token,” verrà listato su decine di exchange crypto come Gate.io, Bittrex Global e Uniswap, come annunciato lunedì.
La stablecoin sarà 1:1 con la sterlina, il che vuol dire che Black Fridge dovrà custodire esattamente lo stesso numero di sterline rispetto a quanti token verranno lanciati.
Le riserve sono regolate nell’Isola di Man, dalle autorità finanziarie del Paese e KPMG ne farà l’audit, dimostrando di mese in mese che le riserve siano effettivamente custodite da Blackfridge e nella corretta quantità.
Nicholas Maybin, COO del progetto della stablecoin, ha spiegato che secondo lui GBPT diventerà una parte “integrande del settore crypto”.
Anche Tether entra nel mercato delle sterline
Neanche un mese fa anche Tether, precisamente lo scorso 22 giugno, aveva annunciato di voler lanciare la sua stablecoin peggata alla sterlina, GBPT, su Ethereum.
Anche Circle ha annunciato di voler lanciare una nuova stablecoin, questa volta peggata all’Euro, EUROC.
L’Inghilterra e il rapporto con le crypto
A fine maggio gli UK avevano dichiarato di voler regolare maggiormente le stablecoin.
Nel marzo 2022 un sondaggio realizzato da OnePoll e commissionato da Tokenise aveva rivelato che il 24% degli inglesi sono pronti ad investire in token o NFT. Tutto questo interesse e visto il collasso dell’ecosistema di Terra-Luna e della stablecoin UST, la regolamentazione crypto potrebbe presto aumentare nel Paese.
Nonostante questo, al contrario di quanto sarà imposto dalla regolamentazione MiCA in Europa pare che in UK si sia deciso di non obbligare le società crypto ad inviare informazioni sulle transazioni dei cosiddetti wallet digitali “unhosted”, ovvero non custodian.
La decisione sarebbe arrivata grazie ai feedback di utenti, accademici ed esperti del settore.