Il mercato delle crypto è sceso di oltre il 55% nel secondo trimestre del 2022, e la capitalizzazione è scesa sotto il trilione di valore.
Questi sono i dati emersi da un rapporto dell’aggregatore di criptovalute CoinGeko, appena pubblicato.
Il rapporto analizza le pesanti ripercussioni che il mercato ha subito dal crollo, avvenuto a maggio, dell’ecosistema Terra e della sua stable coin UST e dal fallimento del fondo crypto Three Arrows Capital (3AC).
La DeFi in perdita
Il mercato è stato in pesante flessione, in tutte le sue componenti compreso la DeFi, la cui capitalizzazione di mercato ha subito un forte calo, passando da $142 milioni a $36 milioni in un arco di 3 mesi. Dal 1 aprile il mercato DeFi ha perso il 74,6% del suo valore.
Le stablecoin hanno perso il 18% del loro valore (34 miliardi di dollari di capitalizzazione). Nel frattempo, sono scesi anche i volumi di trading NFT al nuovo minimo intra-anno a giugno (-26,2% su base trimestrale). Con l’83% della quota di mercato NFT a giugno, Ethereum è ancora la blockchain di gran lunga dominante.
La dominance di Bitcoin

Analizzando i dati della dominance, il report evidenzia come nel secondo trimestre, il dominio di Bitcoin è rimasto all’incirca lo stesso del primo trimestre al 46,8%, mentre ETH è sceso dal 21,4% al 16,3%. Nella Top 15, BNB, DOGE e TRON aumentano la loro quota di mercato relativa rispettivamente al 4,4%, 1,1% e 0,73%. All’interno della top 30, le stablecoin USDT, USDC, BUSD e DAI ora costituiscono il 17,8% della quota di mercato.
“Il clamore che circonda le criptovalute ha superato di gran lunga i progressi reali e non sarebbe mai stato sostenibile. Anche se ci saranno sempre danni collaterali dai ritiri dal mercato, aiuta a focalizzare il settore sui veri fondamentali”.
Così ha osservato Bobby Ong, co-fondatore e COO di CoinGecko spiegando i principali dati emersi dal report. “I tempi difficili sono il momento migliore per costruire.”
L’hashrate di Bitcoin nel Q2 del 2022
Tornando ai dati del report, da segnalare che Bitcoin ha registrato una perdita di pochissimo inferiore al mercato, riportando un – 55,8%.
L’hashrate totale di Bitcoin è diventato sempre più irregolare e volatile nella seconda metà del secondo trimestre, forse dovuto anche alla minore attività del mining diventata meno redditizia con il crollo delle quotazioni. Si è comportata peggio del mercato Ethereum, che ha lasciato sul terreno oltre il 67% del suo valore nel Q2 2022. Ma nello stesso – cresciuta del 17,8% la quota di Ethereum bloccata in stake, quasi 13 milioni di pezzi, l’11% del totale.