Qualche giorno fa il ministro delle finanze indiano, Nirmala Sitharaman, ha voluto mettere in guardia gli investitori riguardo gli exchange.
India: iniziano le indagini sugli exchange crypto
#Breaking | Sources: Finance Minister of India is Nirmala Sitharaman ask people to exercise caution on #crypto subscription. She says new law soon on #Cryptolaw soon.
Listen in. #Cryptocurency @_pallavighosh shares details.
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— News18 (@CNNnews18) August 12, 2022
Lo ha fatto durante il suo intervento ad un evento organizzato dalla BJP Economic Cell, durante il quale ha esortato il pubblico e le start-up a trattare le criptovalute con cautela perché non sarebbero monete.
Ha detto che il governo ha già avvertito gli investitori, e che crede che ci si dovrebbe muovere con cautela in questo settore.
Infatti l’Enforcement Directorate (ED) dell’India da tempo sta indagando su alcuni exchange crypto, sospettati in particolare di favorire il riciclaggio di denaro.
Questa attività potrebbe portare anche alla chiusura o alla limitazione dell’operatività di alcuni exchange, quindi il ministro non ha fatto altro che ribadire che occorrono diverse cautele per poter operare in questo settore con un livello minimo di rischio.
Le autorità indiane hanno sempre avuto un rapporto molto difficile con le criptovalute, avendo anche provato senza successo a bannarli. D’altronde l’India è il secondo Paese al mondo per numero di abitanti, quindi il numero complessivo di persone potenzialmente a rischio, in caso di problemi o attività illecite, è piuttosto elevato.
Nello specifico il ministro non si riferiva agli eventuali problemi tecnico-informatici, visto che ha definito la blockchain come una tecnologia che offre immense possibilità.
Le preoccupazioni si riferiscono in particolare agli aspetti finanziari ed al rispetto delle norme vigenti, soprattutto a valle delle indagini dell’ED sulle presunte attività di riciclaggio degli exchange.
Il problema pertanto sarebbe concentrato soprattutto tra gli investitori, ed in particolare tra coloro che lasciano i propri fondi sui wallet degli exchange. Infatti le forze dell’ordine indiana di recente hanno congelato i fondi di almeno due exchange crypto, ovvero Wazirx (8 milioni di dollari congelati il 5 agosto) e Vauld (46 milioni di dollari congelati la scorsa settimana).
Inoltre ha annunciato che presto potrebbe essere presentata la nuova legge sulle criptovalute, nonostante in realtà siano anni che il governo indiano sta cercando invano di regolamentarle.
I problemi legati ai rischi di vedersi i fondi bloccati qualora li si custodisca su wallet controllati da terze parti non riguardano però solo l’India, ma tutto il mondo. Infatti in particolare gli exchange centralizzati possono essere facilmente bloccati, sequestrati o addirittura chiusi dalle autorità, soprattutto in caso di atti illeciti, quindi i fondi detenuti presso di loro sono sempre a rischio blocco, qualora l’operato dell’exchange non sia irreprensibile.
L’avviso del ministro indiano non fa altro che ricordare ai detentori di criptovalute che solo i wallet non custodial impediscono alle autorità di bloccarne o congelare i fondi.