“Se nel mondo si verificano sempre più disastri climatici, siccità e carestie, ci saranno ripercussioni sui prezzi, sui premi assicurativi e sul settore finanziario”,
ha affermato Christine Lagarde in un’intervista a Madame Figaro. “Dobbiamo tenerne conto”.
Secondo Legarde il clima impatta sull’inflazione
Con queste parole, il Presidente della Banca Centrale Europea (BCE), che in queste settimane è alle prese con i problemi legati al rialzo delle materie prime e dei prezzi in generale, ha voluto sottolineare come sia fondamentale portare avanti la politica della transizione ecologica anche da un punto di vista economico.
Secondo Christine Lagarde, infatti, l’inflazione alta, che è salita ad oltre l’8% di media in Europa, può essere in parte attribuita al cambiamento climatico.
Intervenendo alla conferenza dei leader mondiali del Davos World Economic Forum (WEF) a gennaio scorso, Lagarde aveva già affermato che la siccità, la carestia, l’innalzamento del livello del mare e altri effetti del cambiamento climatico avrebbero avuto certamente un forte impatto sul costo della vita, sugli stili di vita e sulla vita stessa.
Uno studio scientifico del 2021 ha stimato che senza un deciso intervento sulle emissioni nell’ambiente e con una stima di un aumento della temperatura globale di 4,1°C, entro il 2100 ci saranno 83 milioni di morti dovute a fattori legati ai cambiamenti climatici.
Secondo Lagarde gli effetti del cambio climatico non si sentiranno solamente sullo stile di vita e sulla salute delle persone, ma avranno un enorme impatto anche sull’economia e sull’inflazione in modo particolare.
“Ovviamente il cambiamento climatico ha un effetto sulla stabilità dei prezzi”, ha detto Lagarde, sottolineando come questi effetti climatici determinano un aumento nei prezzi dei generi alimentari e l’aumento dei premi assicurativi per il settore finanziario.
“Se si verificano sempre più disastri climatici, siccità e carestie in tutto il mondo, ci saranno ripercussioni sui prezzi, sui premi assicurativi e sul settore finanziario”
ha insistito Lagarde durante l’intervista a Madame Figaro.
Quando il Presidente esecutivo del WEF Klaus Schwab le ha domandato cosa possono e cosa devono fare le banche centrali per ovviare a queste problematiche, Lagarde ha affermato di avere un consiglio direttivo d’accordo all’unanimità sulla necessità di integrare le considerazioni relative al clima nella politica monetaria.
Ma ha anche ribadito con fermezza che questo compito certo non spetta unicamente alla banca centrale, ma deve esserci uno sforzo comune da parte dei governi dei 27 Paesi europei.