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Europa: più del 50% degli investitori ha comprato crypto

Secondo un report dell’exchange Bitstamp, oltre 10mila investitori retail e 2000 decision maker istituzionali in Europa – per la precisione in Paesi come Francia, Germania, Italia, Spagna, Olanda e Inghilterra – hanno investito in crypto. 

Per la precisione si tratta del 52% degli intervistati per il sondaggio, che sono stati 23mila tra investitori retail e 5000 decision maker istituzionali. L’indagine è stata condotta tra il 19 maggio e il 6 giugno 2022. 

Il crypto winter non ferma gli investitori in Europa

Per quanto riguarda i decision maker istituzionali si tratta, invece, del 31%, ovvero 2000 su 5000 persone intervistate. 

Ciò che è interessante del report è che questi dati sono emersi proprio durante il cosiddetto crypto winter, facendo capire che molti investitori non si sono lasciati intimidire dal periodo.

Infatti, la percentuale di investitori retail che ha dichiarato di aver investito in crypto in Europa sarebbe addirittura salita: dal 45% di aprile 2021 al 52% di oggi. 

Questo non è in linea, però, con il report di luglio 2022 di Bank of America, che dimostra come gli utenti crypto siano scesi del 50% negli ultimi mesi.

Questo conferma che la fiducia nel futuro del settore è rimasta alta, ma ha comunque avuto un piccolo impatto. Infatti, la percentuale di investitori che considera le crypto un investimento affidabile è scesa dal 54% di aprile al 52%. 

La percentuale, però, varia di Paese in Paese: negli UK è sceso dal 52% al 42%, mentre la Germania ha registrato una crescita dal 56% al 63%. 

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Oltre il 50% degli investitori europei ha acquistato crypto

L’educazione nelle crypto frena i consumatori

Dal report è anche emerso che l’educazione è ancora un problema che trattiene gli investitori dall’entrare nel mercato: un intervistato su cinque (21%) in Europa ha dichiarato che vorrebbe investire in criptovalute, ma non ne sa abbastanza per iniziare. La percentuale più alta è stata registrata in UK, dove è passata dal 25% di aprile al 31% di oggi. 

Forse anche per questi dati, aziende come Revolut, Binance o Coinbase investono nell’educazione e offrono corsi, non solo gratuiti, ma grazie ai quali i clienti possono anche ricevere dei premi rispondendo a dei quiz o guardando video.

Lo stesso Bitstamp ha deciso di lanciare una guida sulle criptovalute per fornire ai consumatori le conoscenze necessarie.

La regolamentazione del mondo crypto in Europa

Continuando ad approfondire il report di Bitstamp, il mercato, secondo gli intervistati, non sarebbe ancora abbastanza regolamentato. A pensarla così era il 23% in aprile, mentre ora è del 26%. 

L’aumento maggiore tra i Paesi in questa metrica è stato registrato in Spagna, dove il 34% dei consumatori ha affermato che il settore non è sufficientemente regolamentato.

L’analisi di oltre 2.000 responsabili decisionali senior di istituzioni come banche e piattaforme di investimento ha rilevato che il numero di aziende che prevede di aumentare i propri investimenti in criptovalute è passato dal 28% di aprile al 31% di oggi. 

Le criptovalute come metodo di pagamento

Il sondaggio ha anche sviscerato l’abitudine dei consumatori nell’usare le criptovalute come metodo di pagamento. L’adozione sarebbe proseguita a ritmo sostenuto: il 47% dei clienti ha dichiarato che si sentirebbe a proprio agio nel pagare in criptovaluta articoli di uso quotidiano come la spesa, rispetto al 40% di aprile. 

L’aumento più consistente è stato registrato in Spagna, dove quasi due terzi (61%) hanno dichiarato che si sentirebbero a proprio agio nel pagare la spesa con la criptovaluta, rispetto al 49% di aprile. 

Il CEO di Bitstamp Global, Jean-Baptiste Graftieaux, ha così dichiarato: 

“Nonostante le recenti sfide del mercato, l’ultimo sondaggio Crypto Pulse mostra che gli investitori vogliono ancora saperne di più sulle criptovalute. È quindi essenziale che le aziende assumano un ruolo guida nel fornire contenuti educativi credibili e ben studiati per responsabilizzare gli investitori di tutti i giorni, in modo che possano prendere la decisione migliore per il loro denaro nel mercato. Noi di Bitstamp crediamo che l’educazione sia certamente la strada da percorrere per favorire l’adozione mainstream delle criptovalute. La nostra missione è quella di continuare a definire lo standard in entrambe le aree negli anni a venire, in modo che la crypto continui la sua traiettoria verso il mainstream nel prossimo decennio.” 

Altre ricerche sugli investimenti crypto

Qualche mese fa anche il Broker Chooser aveva realizzato una ricerca tra i propri clienti per capire quali fossero stati i prodotti finanziari più popolari nel biennio 2019- 2021, incluse le crypto.

E rispetto agli anni passati, gli asset tradizionali hanno perso un po’ del loro appeal, lasciando spazio alle criptovalute.

Amelia Tomasicchio
Amelia Tomasicchiohttps://cryptonomist.ch
Esperta di digital marketing, Amelia inizia a lavorare nel settore fintech nel 2014 dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla tecnologia Bitcoin. Precedentemente è stata un'autrice di diversi magazine crypto all'estero e CMO di Eidoo. Oggi è co-founder e direttrice di Cryptonomist, oltre che Italian PR manager per l'exchange Bitget. E' stata nominata una delle 30 under 30 secondo Forbes. Oggi Amelia è anche insegnante di marketing presso Digital Coach e ha pubblicato un libro "NFT: la guida completa'" edito Mondadori. Inoltre è co-founder del progetto NFT chiamati The NFT Magazine, oltre ad aiutare artisti e aziende ad entrare nel settore. Come advisor, Amelia è anche coinvolta in progetti sul metaverso come The Nemesis e OVER.
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