Ieri, 6 settembre, l’azienda Tether, la creatrice della più utilizzata stablecoin – USDT – ancorata al dollaro americano, ha pubblicato un lungo blog post dal titolo “Come Tether aiuta il dollaro americano ad essere forte”.
Summary
Lo scopo della stablecoin di Tether
“Le stablecoin sono una delle innovazioni più sostanziali nel modo in cui le valute, in particolare il dollaro USA, vengono utilizzate e rese disponibili al mondo. Non è un segreto che il dollaro USA sia la valuta fiat più ricercata al mondo, ma nonostante ciò è ancora difficile per i singoli detenere o acquistare dollari in molti Paesi al di fuori degli Stati Uniti”,
si legge nell’incipit dell’articolo pubblicato ieri.
Infatti, in alcuni Paesi è difficile movimentare denaro a causa di cambi sfavorevoli, alta inflazione della valuta locale o commissioni di cambio troppo alte.
Le crypto aiutano in questo e a maggior ragione una stablecoin, che per sua natura è di valore 1:1 con una valuta fiat, in questo caso il dollaro, e quindi meno volatile e più sicura, in tal senso, di altre criptovalute.
Per questo nel blog Tether afferma che:
“non solo ha creato un modo per consentire alle persone di accedere ai dollari come strumento di libertà finanziaria, ma ha anche creato un sistema che rafforza il dollaro USA”.
Inoltre, è importante sottolineare che Tether acquista dollari molto spesso per far sì che ogni volta che vengano emessi nuovi USDT sul mercato corrispondano altrettanti dollari nelle loro casse. Ad esempio, nel maggio scorso le stablecoin di USDT constano il 2% del Tesoro US totale, più di quanto ne possegga la più grande holding al mondo, la Berkshire Hathaway.
Tether come il Petrodollaro
Come negli anni ‘70 il governo degli Stati Uniti d’America assicurava il futuro del dollaro usando il sistema del Petrodollaro, in egual modo oggi Tether lo fa grazie alle stablecoin.
Questa modalità consente a più Stati di poter commerciare con l’America e questo ha stabilizzato il dollaro americano per circa 30 anni.
“USD₮ fornisce agli Stati Uniti uno strumento simile a quello offerto dal regime del petrodollaro per l’era digitale. Molti dei vantaggi che gli Stati Uniti hanno ottenuto dal sistema dei petrodollari e dal ruolo dei tesori statunitensi come attività di riserva globale possono essere replicati con l’USD₮ e altre monete stabili”,
si legge infatti nel blog.
Tether e gli audit per le riserve di USDT
Questo blog post sicuramente risponde alle tante accuse ricevute da Tether nel corso degli anni, non ultimo il falso documento della SEC che identificava USDT come una security.
Anche a giugno, quando era avvenuto il collasso della stablecoin UST dell’ecosistema Terra-Luna, Tether ne aveva pagato pegno rimanendo coinvolta per colpa del pair esistente su alcuni exchange di futures tra USDT e USD.
Da sempre, inoltre, Tether ha problemi con la giustizia, come quelli con NYAG o la multa da 41 milioni da parte della CFTC.
Per questi motivi e tutti gli hater, Tether è molto attenta a comunicare delle sue riserve e spesso pubblica nuovi audit che attestano che la stablecoin è davvero peggata al dollaro.
Insomma, questo blog post sembra un modo per rispondere alle frequenti accuse verso il progetto, specificando quindi l’importanza di Tether nell’ecosistema crypto e finanziario in generale.
USDC delistato da Binance
Ma il timing di pubblicazione di questo articolo è un po’ “sospetto”. Proprio ieri che USDC è stata delistata da Binance, Tether fa uscire l’articolo.
Ieri, infatti, l’exchange Binance ha annunciato che convertirà le tre stablecoin USDC, USDP e TUSD nella propria stablecoin BUSD. Tether per il momento sarebbe esclusa da questa conversione anche se, secondo alcune voci, presto sarà aggiunta.
Un portavoce di Binance avrebbe infatti dichiarato a Cointelegraph: “Non abbiamo in programma di autoconvertire USDT in BUSD per il momento, ma questo potrebbe cambiare”.
L’obiettivo dichiarato dall’azienda sarebbe quello di migliorare la liquidità e l’efficienza del capitale per gli utenti, anche se si tratta di una mossa piuttosto forte e “centralizzata”
USDC è la stablecoin peggata dal dollaro che maggiormente compete con USDT in termini di market cap. Infatti, USDC è attualmente la seconda più grande del mondo, con una capitalizzazione di mercato di quasi $52 miliardi, mentre BUSD ha una capitalizzazione di soli 19 miliardi, per cui la mossa sembra per lo più fatta per dare valore alla stablecoin creata da Binance stesso.
Infatti, per specificare, la mossa si sarebbe potuta giustificare nel caso di USDP e TUSD, che hanno capitalizzazioni di mercato di meno di un miliardo, ma di certo non per USDC che è degno avversario di BUSD.
Ad ogni modo, ritornando a Tether, il blog post è stato pubblicato ieri, dopo questo grande annuncio di Binance e quindi sembrerebbe una risposta proprio a questa mossa dell’exchange, per mettere i puntini sulle i sull’importanza della sua USDT, ma indirettamente anche sul settore delle stablecoin più in generale.